Teknival a Indre: “Una magnifica celebrazione di 30 anni di passione” secondo gli organizzatori

Teknival a Indre: “Una magnifica celebrazione di 30 anni di passione” secondo gli organizzatori
Teknival a Indre: “Una magnifica celebrazione di 30 anni di passione” secondo gli organizzatori
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Questo fine settimana sono attese a Indre da 30.000 a 40.000 persone per il 30° anniversario di Teknival, il più grande rave party di Francia.

Fu nel 1993 che “i primi viaggiatori inglesi sbarcarono con i loro camion in Francia e cambiarono per sempre il panorama della techno francese”, come ci ricordano i re delle feste sul loro sito dedicato alla musica techno.

Sempre su Bass Expression gli organizzatori hanno parlato del nuovo teknival clandestino organizzato questo fine settimana a Villegongis, piccolo villaggio di un centinaio di abitanti situato a una quindicina di chilometri a nord di Châteauroux. Un’intervista anonima “per motivi di sicurezza”.

Per il collettivo organizzatore una cosa è chiara, “la tradizione dei teknival si sta perdendo sempre di più”. La pandemia di Covid-19 non sembra spiegare tutto. “Mancanza di esperienza tra i giovani? La repressione dello Stato che frena le organizzazioni? Non abbiamo proprio la risposta ma è evidente che il movimento ha bisogno di un evento unificante, grandioso”. “È una meravigliosa celebrazione di 30 anni di passione”.

“Uno strumento politico efficace”

Per loro, “i teknival sono momenti” in cui i suoni (i party nel linguaggio tradizionale) “si incontrano e si aiutano, creano connessioni per il futuro”. Il teknival darebbe così “forza” al movimento! “È uno strumento politico formidabile al nostro servizio, probabilmente il più efficace. (…) Il teknival è solo il riflesso della nostra cultura e delle forme con cui si esprime ogni fine settimana ovunque in Francia”.

Un Teknival per tenere viva la fiamma, nonostante una clandestinità ancora in atto. Questo, però, non spaventa gli organizzatori. “Il governo sembra più impegnato a inseguire concerti di erba che concerti di musica elettronica”, ridono prima di specificare che, dal Teknival des Musiques Interdites de Redon nel 2021 e “la sua parte di slittamenti”, “è stato ripristinato un dialogo (…) con i servizi dello Stato”.

“A parte il ministero dell’Interno, tutti i soggetti interessati stanno ascoltando le richieste avanzate” in “una sorta di rispetto reciproco”. Quello che sembra essere il caso di Villegongis in Indre per questo Teknival 2023

Un Teknival per il quale le richieste sono relativamente classiche: “La fine immediata delle politiche di criminalizzazione dei giovani e delle loro pratiche” ma anche “la fine dei sequestri abusivi (restituzione al 90% al tribunale)”, “la fine delle ordinanze prefettizie liberticide e il rispetto delle i nostri diritti nei dipartimenti dove questi vengono sistematicamente calpestati” e, infine, “l’accesso garantito agli eventi per gli stakeholder della Riduzione del Rischio e del Danno”.

Ma la richiesta principale rimane quella di mantenere questa “piccola bolla di follia” con una parola d’ordine per i partecipanti: “rispettare tutte le persone presenti indipendentemente dal colore della pelle, dal sesso o dalla sessualità. Tranne i fascisti!”, prendersi cura delle persone che sembrano in difficoltà”, “non gettare la spazzatura per terra e raccogli quello che trovi”, “balla, resisti e divertiti”.

200 gendarmi mobilitati

Questo fine settimana a Villegongis sono stati schierati 200 gendarmi dopo l’insediamento dei primi teufeurs. Saranno effettuati controlli casuali di veicoli e identità, con squadre cinofile, ma secondo le autorità non è prevista alcuna evacuazione.

Arrabbiato per il raduno selvaggio del #Teknival a Villegongis sul Comcom de Levroux nonostante il divieto @Prefetto36 e violazione della proprietà agricola privata. Solidarietà al Sindaco e alle autorità per vigilare sui partecipanti che trasgrediscono la Legge. pic.twitter.com/cOecg4FPfl

— Alexis RJ, Sindaco di Levroux (@MaireLevroux) https://twitter.com/MaireLevroux/status/1659150765645000704?ref_src=twsrc%5Etfw

Undici associazioni di varie regioni della Francia hanno dichiarato di aver attivato anche un sistema sanitario che mobilita 130 volontari per fornire assistenza e consulenza ai partecipanti (alcol, stupefacenti, salute sessuale, ecc.).

La prefettura di Indre ha indicato che è stato istituito e attivato questo giovedì mattina presto un centro operativo dipartimentale che riunisce i servizi di polizia, gendarmeria, vigili del fuoco, Agenzia sanitaria regionale (ARS), consiglio dipartimentale e associazioni di sicurezza civile.

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