Soprannominata NanoGripper, la mano nanorobotica potrebbe infatti essere programmata per interagire con altri virus o per riconoscere marcatori sulla superficie cellulare e consentire la somministrazione mirata di farmaci, come nel trattamento del cancro.
L’autore principale, il Dr., progetta questo NanoGripper con un palmo e 4 dita pieghevoli, il tutto sotto forma di una nanostruttura unica piegata da un singolo pezzo di DNA. Ogni dito ha 3 articolazioni, come un dito umano, e l’angolo e il grado di piegatura sono determinati dalla struttura dell’impalcatura del DNA.
Un vero robot nanometrico basato sul DNA
“Volevamo creare un robot nanometrico realizzato in materiale flessibile con nuove funzioni di presa, per interagire con cellule, virus e altre molecole per applicazioni biomediche. Usiamo il DNA per le sue proprietà strutturali”.
NanoGripper è forte, flessibile e programmabile. Si tratta di origami di DNA, un lungo filamento di DNA con aptameri di DNA che formano dita, appositamente programmati per legarsi a bersagli molecolari, come la proteina spike del virus che causa il Covid-19, ad esempio. Questo filamento di DNA può anche attaccarsi a una superficie o ad un altro complesso più grande per applicazioni biomediche come il rilevamento o la somministrazione di farmaci.
I test in vitro dimostrano che:
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quando il NanoGripper afferra il virus bersaglio,
- una molecola fluorescente viene attivata per rilasciare luce quando illuminata da un LED o un laser;
- Quando i NanoGripper vengono aggiunti alle colture cellulari esposte a COVID-19, più morsetti avvolgono i virus, impedendo alle proteine del picco virale di interagire con i recettori della superficie cellulare, prevenendo l’infezione.
Molte applicazioni: Il NanoGripper potrebbe essere utilizzato come strumento diagnostico per rilevare e identificare virus o cellule specifici, come prevenzione, per prevenire l’infezione e come composto spray nasale antivirale. Il naso è il punto di ingresso dei virus respiratori, come il COVID o l’influenza. Il NanoGripper potrebbe essere facilmente adattato per colpire altri virus, come l’influenza, l’HIV o l’epatite B. Infine, il NanoGripper potrebbe essere utilizzato per la somministrazione mirata di farmaci: le sue dita potrebbero essere programmate per identificare marcatori specifici di cellule tumorali e le pinzette potrebbero trasportare il cancro trattamenti direttamente mirati alle cellule tumorali.
Restano da apportare modifiche in termini di struttura 3D, stabilità e saranno necessari numerosi test sugli aptameri, ma le possibili applicazioni sono numerose;
Uno sviluppo che segna anche una nuova tappa nella nanorobotica flessibile basata sul DNA.
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