Cos’è questa storia delle recinzioni troppo alte in Sologne?

Cos’è questa storia delle recinzioni troppo alte in Sologne?
Cos’è questa storia delle recinzioni troppo alte in Sologne?
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Una vasta operazione di controllo è stata effettuata giovedì e venerdì in Sologne. Obiettivo: garantire una buona conoscenza e applicazione della legge volta a limitare le recinzioni alte nelle aree naturali, per proteggere meglio la continuità ecologica e la biodiversità, ha annunciato venerdì l’Ufficio francese per la biodiversità.

Questa legge, che vieta in particolare le recinzioni superiori a 1,20 metri, è stata adottata nel febbraio 2023 ma è stata oggetto di proteste da parte dei proprietari forestali, che avevano presentato una questione prioritaria di costituzionalità (QPC) davanti al Consiglio di Stato. I Saggi lo hanno finalmente convalidato nell’ottobre 2024.

La “sopravvivenza della fauna selvatica” in pericolo

L’operazione di controllo è stata effettuata dagli agenti dell’OFB in coordinamento con la prefettura della regione Centro-Val-de-Loire, con il supporto dei gendarmi e della Direzione Dipartimentale dei Territori (DDT).

Secondo la legge, i proprietari che desiderano recintare i propri terreni situati in aree naturali e a più di 150 metri da un’abitazione devono fare una dichiarazione preventiva. Inoltre, oltre ad avere un’altezza limitata, le recinzioni devono essere poste a 30 cm da terra e realizzate con materiali naturali o tradizionali. Essi devono “consentire in ogni momento la libera circolazione degli animali selvatici” e non devono danneggiare o costituire trappole per la fauna selvatica, precisa l’OFB.

Queste alte recinzioni e reti “frammentano gli habitat già indeboliti dall’urbanizzazione, mettendo in pericolo la sopravvivenza della fauna selvatica. Provocano inoltre feriti, aumentano il rischio di incendi bloccando gli accessi di emergenza e compromettono il rinnovamento delle nostre foreste”, ha sottolineato il direttore generale dell’OFB.

Eccezioni previste dalla legge

Numerose eccezioni sono tuttavia previste dalla legge, per l’addestramento o la sperimentazione di parchi per cani da caccia, allevamento di cavalli, attività agricole o di rigenerazione forestale, ambiti di difesa nazionale o nazionale, ecc.

“Vorrei riaffermare l’impegno dello Stato nella lotta contro l’invasione delle foreste” che aggiunge “un’ulteriore pressione sulla biodiversità”, ha sottolineato la ministra della Transizione ecologica, Agnès Pannier-Runacher, assicurando che i servizi dello Stato sono “pienamente mobilitati per applicare” la legge. I proprietari hanno tempo fino al 1 gennaio 2027 per apportare le modifiche necessarie.

Nella Sologne, la lunghezza delle recinzioni sarebbe aumentata da 600 km nel 2011 a quasi 4.000 km nel 2019, un aumento di sei volte in meno di un decennio, indica l’OFB. Dalla promulgazione della legge nel febbraio 2023, nel Centre-Val-de-Loire sono state registrate 90 denunce di reato che hanno dato luogo a 13 procedimenti giudiziari.

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