lCosa hanno in comune i servizi di emergenza? Il lunedì affollato, con un'affluenza media superiore dell'11% rispetto agli altri giorni nella maggior parte dei servizi. Ma nella sua ultima indagine, la Direzione della ricerca, studi, valutazione e statistica (Drees) segnala soprattutto un calo delle visite ai pronto soccorso nel 2023 (20,9 milioni), dopo il rimbalzo del 2022 che non aveva eguagliato il record stabilito poco prima della pandemia di Covid-19.
Ingrandendo i dipartimenti, il quadro per il 2023 si rivela contrastante: un quarto di essi registra più passaggi rispetto a prima della crisi sanitaria, e 35 dipartimenti hanno subito chiusure temporanee di almeno un punto gradito. In un'indagine effettuata nell'arco delle ventiquattr'ore nel 2023, Drees ha stabilito che la frequentazione del pronto soccorso variava notevolmente, con un range che andava da 10 a 290 pazienti esaminati a seconda del servizio.
LEGGI ANCHE Il grande ritorno della classifica ospedaliera “Point”. Inoltre, la Corte dei Conti rilevava, nel mese di novembre, che il 70% dei passaggi corrisponde a casi “non gravi” o “poco urgenti”, di cui il 56% curabili in città (distorsione, ipotensione, ecc.) e Il 16% non necessita né di diagnosi né di cure urgenti (angina, piccola ferita senza sutura, fastidio vagale, ecc.). I Saggi hanno inoltre sottolineato che i dati relativi alle emergenze sono numerosi ma “spesso parziali, non correlati tra loro”. Questo è il ba […] Per saperne di più
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