Presto sarà possibile vaccinarsi contro l’influenza Covid?

Presto sarà possibile vaccinarsi contro l’influenza Covid?
Presto sarà possibile vaccinarsi contro l’influenza Covid?
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©Halfpoint/Adobe Stock

– La copertura vaccinale in Francia è stimata al 54% tra le persone di età pari o superiore a 65 anni per l’influenza, rispetto al 30,2% per Covid-19

Forse un nuovo progresso per la medicina? Almeno questo è ciò che offre l’azienda americana Moderna. Particolarmente noto per il suo vaccino contro il Covid-19, l’azienda biotecnologica ha annunciato il 10 giugno di aver completato gli studi clinici sul suo prossimo vaccino: l’mRNA-1083. L’azienda americana ha testato la combinazione di un classico candidato al vaccino antinfluenzale, mRNA-1010, e del candidato al vaccino Covid-19 di nuova generazione, mRNA-1283.

Nel suo comunicato stampa, Moderna ha rivelato Successo di tutti i suoi studi clinici, al termine della fase 3. “I vaccini combinati hanno il potenziale di ridurre il peso dei virus respiratori sui sistemi sanitari e sulle farmacie, oltre a fornire alle persone opzioni di vaccinazione più convenienti che potrebbero migliorare il comportamento del paziente associato al trattamento proposto e fornire una migliore protezione contro le malattie stagionali”ha affermato Stéphane Bancel, presidente e amministratore delegato di Moderna.

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Il vaccino uscirà presto?

Al termine degli studi clinici, il vaccino non ha mostrato risultati nessun rischio notevole in termini di effetti tossici ed effetti collaterali. Tuttavia, anche se l’mRNA-1083 sembra essere un candidato perfetto, la sua commercializzazione a livello globale dovrà attendere ancora qualche mese o addirittura qualche anno. Infatti, i risultati devono essere elencati in un file di domanda di autorizzazione all’immissione in commercio (AIC), che sarà poi valutato dall’ FDA (Amministrazione degli alimenti e dei farmaci).

Come ci ricorda Sciences et Avenir, secondo Public Health France, il copertura vaccinale in Francia è stimata al 54% tra i 65 anni e più per l’influenza, contro il 30,2% per il Covid-19. I tassi di ospedalizzazione legati al virus SARS-CoV-2 sono stati generalmente superiori a quelli dell’influenza sia nel 2023 che nel 2024.

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