Invito allo sciopero: le farmacie saranno chiuse il 30 maggio?

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Questo è troppo per i farmacisti. In un comunicato stampa pubblicato giovedì 18 aprile, l’Unione dei sindacati dei farmacisti comunitari (USPO) non si arrende. “Le minacce di deregolamentazione si stanno materializzando, le difficoltà economiche si stanno intensificando, carenze di farmaci non migliorano, o addirittura peggiorano”, si legge nel comunicato stampa. Di fronte a questi problemi incontrati dai professionisti del settore, l’USPO chiede “una giornata di mobilitazione” E “quando tutte le farmacie chiudono” giovedì prossimo, 30 maggio. Di conseguenza verrà depositato un avviso di sciopero.

“L’economia farmaceutica continua a peggiorare”, deplora il sindacato. Secondo lui, “la farmacia comunale lo è l’unica professione non avendo beneficiato di una rivalutazione economica dell’assicurazione sanitaria dal 2022”. Soprattutto dopo il piano di risparmio dieci miliardi di euroannunciato dal ministro dell’Economia Bruno Le Maire nel febbraio scorso “una chiara ripercussione sulle attuali trattative economiche con l’assicurazione sanitaria” e rischierei “avere un impatto al ribasso sulla dotazione di bilancio della farmacia”.

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Uno sciopero delle guardie per la Pentecoste

Per quanto riguarda la carenza di farmaci, il gruppo sindacale chiede al governo di farlo“accelerare per rafforzare la trasparenza dei dati e costringere i laboratori a rilasciare le scorte di farmaci”. Secondo lui, “i pazienti non hanno accesso alle loro cure e farmacisti passaggio quasi dodici ore settimanali in media per trovare soluzioni alternative”.

Per garantire il pieno successo della sua operazione, l’USPO ha annunciato contemporaneamente uno sciopero delle guardie tra il 18 e il 20 maggio, o durante il fine settimana di Pentecoste. “I pazienti e i funzionari eletti, siano essi sindaci, deputati o senatori, devono comprendere i meriti della nostra mobilitazione. Vogliamo avvisarli dei rischi inerenti alla chiusura definitiva della farmacia e, prima di tutto, di un peggioramento garantito nell’accesso alle cure”conclude il sindacato.

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