Covid-19: contagiato per 613 giorni di fila, un paziente muore dopo una cinquantina di mutazioni del virus nel suo organismo

Covid-19: contagiato per 613 giorni di fila, un paziente muore dopo una cinquantina di mutazioni del virus nel suo organismo
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l’essenziale
Un uomo olandese ha vissuto infetto dal virus Covid per 613 giorni consecutivi prima di morire. Si tratta del periodo più lungo mai osservato durante il quale il virus è mutato circa cinquanta volte nel corpo del paziente.

È risultato positivo al Covid-19 nel febbraio 2022, e più in particolare alla variante Omicron, prima di convivere ininterrottamente con il virus per 613 giorni fino alla sua morte nell’ottobre 2013. Il caso di questo paziente olandese, morto all’età di 72 anni, ha rivelato dal Tempo – che cita un lavoro dell’Università di Amsterdam – costituisce un record mondiale in termini di Covid lungo.

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Una malattia del sangue prima di contrarre il virus

Affetto da una malattia del sangue prima di contrarre il Covid, il settantenne ha ricevuto diverse dosi di vaccino durante questo periodo di quasi due anni (20 mesi). Ma niente ha funzionato, l’uomo in questione non è riuscito a sviluppare una risposta immunitaria abbastanza forte da sconfiggere il virus. In questo caso una produzione sufficiente di globuli bianchi e anticorpi.

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Nel corso delle loro ricerche gli scienziati hanno anche potuto constatare che durante questo periodo di 613 giorni il virus nel suo corpo è mutato circa cinquanta volte! Abbastanza per creare una variante ultramutante che, secondo i ricercatori, non ha infettato altre persone.

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Ma, come sottolineato da Tempociò “evidenzia come le infezioni prolungate consentano al virus pandemico di accumulare cambiamenti genetici, dando potenzialmente origine a nuove preoccupazioni”.

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