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il mercato trattiene il fiato prima dell’arrivo di Trump – 20 gennaio 2025 ore 9:30

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Zurigo (awp) – La Borsa svizzera ha iniziato la seduta di lunedì in modo vacillante, poche ore prima dell’insediamento di Donald Trump come 47esimo presidente degli Stati Uniti. I suoi annunci sensazionali, in particolare l’aumento delle tasse doganali, metteranno in allerta gli investitori nel prossimo futuro.

A mezzogiorno in punto, ora di Washington (le 18 in Svizzera), il 47esimo presidente della prima potenza economica mondiale inizierà il suo secondo mandato, succedendo al democratico Joe Biden. Lunedì il repubblicano ha annunciato un’ondata di decreti, in particolare per arginare quella che definisce una “invasione” di migranti privi di documenti.

L’insediamento del miliardario segna “una svolta importante dopo un’inaspettata vittoria elettorale. Il suo insediamento metterà in risalto l’unità, ma gli analisti rimangono scettici sulla sua capacità di andare oltre le sue posizioni polarizzanti e tradurre tale ambizione in azioni concrete”, ha avvertito Jon Plassard.

Secondo l’esperto della Mirabaud Banque, “i primi giorni della sua presidenza si preannunciano impegnativi, con promesse coraggiose su immigrazione, tasse, energia e politica estera, ma molte iniziative potrebbero essere ostacolate da vincoli “giuridici, congressuali e sfide legali”.

Gli annunci di Trump “sono un’arma a doppio taglio”, ha insistito Ipek Ozkardeskaya. Secondo l’analista di Swissquote, “la sua politica che incoraggia la crescita e la deregolamentazione dovrebbe avvantaggiare l’economia americana, ma la sua politica sulle tasse doganali aumenterà sicuramente l’inflazione e frenerà la Fed” nel suo desiderio di abbassare ulteriormente i tassi di riferimento.

Intorno alle 9.10 alla Borsa svizzera, l’indice di punta SMI è salito appena dello 0,08% a 11.995,93 punti, dopo aver chiuso venerdì in rialzo dello 0,40%. Lo SLI ha guadagnato lo 0,12% a 1.988,39 punti e lo SPI ha guadagnato lo 0,09% a 15.997,35 punti.

La maggior parte dei titoli di punta sono in verde, con Swatch (+1,2%), UBS (+1%) e Sandoz (+0,6%) in testa alla classifica. La casa orologiera di Bienne potrebbe presto pubblicare i suoi risultati annuali, e gli analisti intervistati da AWP contano su un fatturato che scenderà a poco meno di 7 miliardi di franchi svizzeri.

Schindler (+0,3%) ha trovato un nuovo presidente part-time per il suo consiglio di amministrazione.

SGS (+0,1%) ha annunciato l’acquisizione degli americani RTI Laboratories, specializzati in studi ambientali e prove sui materiali. Nessun dettaglio finanziario è stato rivelato.

Il mercato più ampio è stato un po’ più vivace, con la domanda di Belimo (+2,4%). Lo specialista in attuatori e serrande di ventilazione ha registrato lo scorso anno un solido aumento del fatturato, in particolare nella regione delle Americhe, superando le previsioni del mercato. Il fatturato dell’azienda con sede a Hinwil è aumentato del 9,9%, ovvero del 13,1% senza effetti valutari, a 943,9 milioni di franchi svizzeri.

In crescita anche Inficon (+2,9%), che lo scorso anno ha registrato un fatturato di circa 671 milioni di dollari, con un risultato operativo di circa 136 milioni.

Anche Ypsomed (+3,4%) ha avuto il vento in poppa, spinto da una raccomandazione di acquisto di UBS, che ha invece abbassato l’obiettivo di prezzo.

Meyer Burger (+32,8%) è decollato. Il gruppo, in grande difficoltà, ottiene ulteriori risorse finanziarie e avvia un processo di buyout.

al/

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