In pochi anni Gilles Lellouche è diventato l’uomo più bancabile del cinema francese. Il motivo? Ha trasformato definitivamente il saggio dietro la macchina da presa Il Grande Bagno nel 2018. E quest’anno ha superato i 3.000.000 di spettatori con il suo nuovo film, Adoro, uff. River e romanticismo retrò portati avanti Adèle Exarchopoulos et Francesco Civile. Il momento in cui Gilles Lellouche ritagliava
NTM o anche Pasquale Obispo. O semplicemente quando gravitava all’ombra di Jean Dujardin.
Gilles Lellouche: attore di seconda fascia
Gilles Lellouche non è sempre stato un attore e regista di successo. Vent’anni fa, però, stava già co-dirigendo il suo primo lungometraggio. Commedia insolita Narcocon Guillaume Canet e Benoît Poelvoorde. Un piccolo culto ma non sufficiente ad aumentare la notorietà. Gli ci è voluto un po’ per scalare la classifica davanti e dietro la telecamera.
Abbiamo potuto vederlo come un grande amico La mia vita in ariacome un amico goffo in I piccoli fazzolettinei panni di un sinistro mafioso in La francese… Sempre sullo sfondo, eclissato da un Vincent Elbaz, un François Cluzet o un Jean Dujardin. Gli amici prima, ancora e ancora. Poi la ruota gira, Gilles Lellouche arriva a sua volta in cima al manifesto.
Una star davanti e dietro la telecamera
Lascia un’impressione duratura Pupilla et Vedrò sempre i vostri voltidue film firmati Giovanna Herry. Rompe la sua immagine di “etero fidanzato“secondo le sue stesse parole. Ma è dietro la telecamera, due decenni dopo
Narcoche fiorisce di più. Come dimostra il successo pazzesco di Adoro, uff che ha fatto esplodere 3 milioni di spettatori al cinema!
In circa vent’anni, Gilles Lellouche è passato dall’essere un compagno di servizio che si accaparrava un ruolo a un vero e proprio direttore d’orchestra sul set di un film. Soprattutto da allora Adoro, uffun film d’epoca, ambientato negli anni ’80, è un progetto titanico. E sicuramente il suo biglietto da visita per il futuro di regista che conta nel panorama del cinema francese.
La rabbia fredda dell’attore-regista
Flashback: è il 2015. Una serie di attacchi terroristici islamici hanno colpito l’Île-de-France tra il 7 e il 9 gennaio. Nel mirino i locali del giornale satirico Charlie Hebdodel
agenti di polizia e clienti di a minimarket kosher. Risultati: 17 persone sono state uccise in totale e i tre assassini sono stati uccisi dalla polizia.
“È stato un vero choc…“, dice Gilles Lellouche
BFM-TV. “Un dolore incommensurabile. E questo mi ha fatto davvero arrabbiare.L’attore-regista passa ad un tono freddo e nero: “Sono contro gli stronzi, i fanatici, gli ultrareligiosi, i fascisti, i razzisti, gli antisemiti, i predicatori dell’odio. Ne ho abbastanza fino a qui!“In questo modo è chiaro.
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