Di Virginie Linhart, 58 anni, regista di documentari, abbiamo l’impressione di conoscere già i genitori. Glielo ha raccontato nel documentario 68, io e i miei genitori (2008) e nel libro Il giorno in cui mio padre rimase in silenzio (Seuil, 2008), progetti simultanei in cui ha deciso di incontrare altri bambini di sessantotto anni per confrontare i loro ricordi e interrogarsi su come fosse stata la loro educazione. Più recentemente, a L’effetto materno (Flammarion, 2020), ha cercato di comprendere la generazione di sua madre, interrogandosi tra le altre cose su quest’epoca in cui i bambini vivevano la rivoluzione sessuale guidata dai loro genitori.
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Il regista, che ha appena terminato un documentario su François Mauriac (in onda su France 5 il 21 febbraio), ha oggi tre figli di 26, 22 e 18 anni, l’età in cui viviamo “lì e non lì”l’età in cui, in cui ci sentiamo dire “i miei figli”ci rendiamo conto che sono anche giovani adulti.
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