Un dramma straziante. Lo scorso settembre è stato coinvolto Koba LaD, compagno del cantante Wejdene un incidente stradale vicino a Creteil.
In questo tragico incidente, William Dogbey, un caro amico della star, perse la vita. Pochi giorni dopo i fatti, la procura di Créteil ha annunciato all’AFP che l’interprete Baule pieno era stato “il mio esame“versare”Omicidio colposo aggravato e lesioni colpose aggravate“e che era stato posto in custodia cautelare.
Da allora le forze dell’ordine sono al lavoro per riprendere i contatti con la sua fidanzata. La giovane sembra però aver scelto di non rispondere alla convocazione.
Wejdene fa orecchie da mercante
Secondo le informazioni di parigino, sarebbe infatti rimasta in silenzio di fronte alle numerose chiamate e messaggi lasciati dall’autostrada CRS Est Île-de-France.
Tuttavia Wejdene non avrebbe assolutamente nulla da rimproverarsi. Per una buona ragione… lei non era sul posto al momento dell’incidente. Nonostante tutto, potrebbe avere un legame con la relazione nella misura in cui aveva “ha trascorso il pomeriggio con i tre protagonisti del dramma in uno studio di registrazione a Suresnes (Hauts-de-Seine), dove ha dovuto cantare una canzone con il suo compagno“segnalate i nostri colleghi.
Secondo il quotidiano, l’inchiesta solleva interrogativi sul coinvolgimento dell’entourage di Koba LaD nella testimonianza dell’assistente della vittima, sopravvissuta alla tragedia. Quest’ultimo infatti ha dato due versioni contraddittorie dell’incidente : una prima in cui appoggiava la versione del rapper, evocando un veicolo caduto davanti all’Audi, poi una seconda in cui parlava di “zigzag“dell’artista.
L’indagine solleva la questione se le persone vicine a Koba LaD abbiano esercitato pressioni su di lei affinché la sua storia corrispondesse a quella dell’autista.
Pressioni esercitate nella vicenda?
Anche se nulla collega direttamente Wejdene all’incidente, l’assistente della vittima è rimasta con la cantante dopo il suo ricovero in ospedale. Successivamente le due donne si sono recate addirittura a casa di Koba LaD.
L’assistente sostiene inoltre che gli avvocati del rapper l’hanno interrogata su cosa intendesse dire e che ha anche avuto al telefono la cantante prima dell’udienza e della custodia.
Tuttavia assicura che questi scambi non hanno influenzato la sua testimonianza. L’avvocato del passeggero, Me Nabil Boudi, ritiene che se venissero effettivamente esercitate delle pressioni, ciò complicherebbe il caso, soprattutto perché la vittima era ancora sotto shock dopo la tragedia.