Il resto dopo l’annuncio
Da venerdì 10 gennaio, il film “Alla vita” è disponibile su Netflix. Troviamo Guillaume Canet nel ruolo principale di questo thriller. Interpreta un certo Franck Lazarev che dopo essere sfuggito a un tentativo di omicidiodeve ritrovare sua moglie Léo, rapita da un misterioso gruppo di uomini armati. Mentre il suo passato lo raggiunge, si ritrova immerso in un affare di stato che sfugge al suo controllo. In occasione dell’uscita di questo lungometraggio di Rodolphe Lauga e da lui co-diretto, il padre di Marcel ha rilasciato un’intervista ad Allociné. Questo fa parte del loro formato chiamato “Grande schermo”che l’attore ha consegnato. Ha affrontato diversi temi, tra cui il fatto che ama condividere con i suoi due figli la passione per il cinema, frutto del suo amore con Marion Cotillard.
“Guarda molti film, è molto curioso. Mi rende felice perché ogni mese fa la lista dei film che vuole vedere.”ha confidato del suo maggiore. E precisarlo comunque “Durante la settimana non ha diritto agli schermi… Ma si rimedia nei fine settimana!”. Durante la stessa intervista, Guillaume Canet ha rivelato cosa pensa suo figlio del lavoro di attore dei suoi genitori e diciamo che l’adolescente non è stato gentile… Infatti, mentre il giornalista gli chiedeva se suo figlio chiedesse di vedere i suoi film, l’attore ha detto: “Non. Già non sopporta di vedermi in un film… E comunque, tutto quello che fanno i suoi genitori di solito è una merda“. “No, sono duro, non è vero, sto scherzando. Ci sono film che gli sono piaciuti, per esempio. Non dirlo a nessunoè un film che gli è piaciuto molto, l’ha visto con gli amici e gli è piaciuto molto.”riprende con onestà la compagna di Marion Cotillard.
Marcel senza filtro con suo padre
In un’altra intervista concessa questa volta a Guillaume Pley nell’ambito del suo format intitolato “Leggenda”Guillaume Canet ha spiegato che suo figlio inizialmente l’aveva rifiutato, non potendo sopportare di vedere i poster dei suoi genitori. “Quindi all’inizio ci fu un rifiuto totale. Ricordo mio figlio un giorno, eravamo in scooter a Parigi, e ad un certo punto ci fermammo davanti ad una colonna Morris dove c’era una foto di sua madre in un film , e mi ha detto: “Perché c’è quel manifesto?”. Gli ho detto: ‘È una locandina del film per promuoverlo, così che la gente voglia andare a vedere il film, per dire loro che il film esce al cinema'”ricordò per la prima volta. E per continuare citando suo figlio: “Oh sì, quindi siete dei bugiardi?” “Gli ho detto: ‘Ma perché bugiardi?’. Mi ha detto: “Perché fai solo film di merda.” Ma aveva tipo 6 anni. E io gli ho detto: ‘Ma perché dici questo? Non hai mai visto un film. Mi ha detto: ‘No, ma sono sicuro che sono film di merda'”ha concluso l’attore con umorismo.