Marc-André Fortin aveva 24 anni quando era all’Accademia. Oggi 43enne, l’artista del Lac-Saint-Jean fa parte dello spettacolo Dicembre dal Quebec Issime, un’allegra band con la quale collabora da 25 anni. Ha iniziato la canzone Natale a Parigi giusto in tempo per le vacanze e ne pubblicherà un altro durante l’inverno, in occasione del 20° anniversario della sua permanenza a Accademia delle Stelle. Menziona anche l’uscita di un EP nell’autunno del 2025.
Il ricordo più bello del tuo tempo a Accademia delle Stelle?
«Sono tutti bellissimi! È stato così intenso e magico allo stesso tempo. Direi l’incontro con Isabelle Boulay, perché sono sempre stato un suo grande fan. Verso la fine dell’avventura, incontrarlo è stato un momento speciale. Eravamo attorno al pianoforte con lei in tutta semplicità. Io e Annie Blanchard stavamo piangendo. È stato un grande privilegio. Quando cantavo Alla fine dei nostri dolori anche il duetto con lei è stato un grandissimo momento per me”.
Cosa ti ha dato ogni insegnante?
“Dan Bigras, l’insegnante creativo, ci faceva piangere ad ogni lezione, finivamo per lasciarci andare e scrivere senza giudicarci. Denise Filiatrault, la nostra insegnante di interpretazione, è stata intensa (ride). È stato un privilegio lavorare con lei e super gratificante. Con Joël Legendre al corso di dizione eravamo sempre sul punto di scoppiare a ridere, e Denis Bouchard, il direttore, era molto attento, gentile e generoso.”
Il consiglio più prezioso che hai ricevuto dagli insegnanti?
«Ascolta il nostro sensazione e fidarsi l’uno dell’altro. Questo è un consiglio che continuava ad arrivare. Approfitta anche tu del momento presente e smetti di giudicarti e di credere di essere un impostore, perché sei stato scelto per un motivo”.
Ciò che resta di Accademia delle Stelle ORA?
“Resta l’esperienza umana e artistica più bella della mia vita. Ne ho approfittato, sono consapevole di quanto sono stato fortunato a farlo. Vent’anni dopo, non ho una carriera di grande successo, ma va bene così. Sono ancora nel paesaggio e ne sono felice. La musica e il palcoscenico sono le mie materie prime.”
Che consigli daresti ai partecipanti all’edizione 2025?
“Apri bene gli occhi e le orecchie e, soprattutto, non andare lì con esitazione. Sali a bordo al 100%, divertiti e prendi tutto quello che ti daremo, è intenso ed è prezioso!”