Maxime Landry è la prova che il futuro appartiene a chi si alza presto. Andando alle audizioni in Quebec alle 4 del mattino di 15 anni fa, ha segnato il suo destino di cantante. A 37 anni è molto impegnato, dividendo il suo tempo tra il palcoscenico, la radio, la produzione di altri artisti (Brigitte Boisjoli, Rita Baga) e la scrittura di romanzi.
Il tuo ricordo più bello del tuo tempo a Accademia delle Stelle?
«Ce ne sono così tanti! Penso che il mio ricordo più bello, perché speravo tanto di fare questo lavoro, sia stata la mia prima audizione. Sono arrivato alle 4 del mattino in Quebec, non c’era nessuno. Ho letteralmente aperto la porta ai giudici. Ho cantato la mia canzone e me ne sono andato con una delusione, perché non mi avevano chiesto di fare una seconda canzone. Ma il giorno dopo ho ricevuto una telefonata dalla squadra per dirmi che ero uno dei loro favoriti”.
Cosa ti ha dato ogni insegnante?
“Soprattutto quel tipo di fiducia in me stesso che non avevo in quel momento, ma che cercavo di non dimostrare sul palco. Ballando con Geneviève Dorion-Coupal, pronuncia con Sophie Faucher. Patrick Huard nell’interpretazione ha acceso in me molte cose, inclusa la sincerità verso le persone. Scrivere canzoni con Michel Rivard, e poi Johanne Blouin che mi ha fatto il dono più grande della mia vita: il pianoforte di Accademia delle Stelleche ho ancora.”
Il consiglio più prezioso che hai ricevuto dagli insegnanti?
“René Angélil, che era il direttore dell’Accademia, mi disse: “Campione, canterai Lascia che io ti ami” quando messo in pericolo. Ma non potevo vedermi cantare quella cosa, così gli ho parlato con il cuore di mio nonno che era malato e al quale volevo dedicare la canzone. Se Dio esiste di Claude Dubois. Alla fine, mi ha detto di ascoltare il mio cuore in futuro. Da quando ho un sensazione, Lo faccio, seguo il mio istinto, come mi ha detto”.
Ciò che resta di Accademia delle Stelle ORA?
“Conduco alla radio cinque giorni [par] settimana e faccio circa 150 rappresentazioni all’anno dello spettacolo Il paese dei nostri idoli [la rentrée montréalaise aura lieu les 8 et 9 mars au Casino de Montréal]. Dopo 15 anni sono ancora qui. Sto preparando un 13e album, In sicurezzacon Annie Blanchard, che uscirà il 7 marzo. Ho scritto cinque romanzi. Devo tutto questo a Accademia delle Stelle. Facendo quello che faccio per vivere, lo devo a loro”.
Che consigli daresti ai partecipanti all’edizione 2025?
“Per essere il più reale possibile. Quando ti esibisci sul palco, non c’è posto dove trascorri più tempo che davanti a uno specchio, di fronte a te stesso. Quando non ti piace quello che vedi o cerchi di essere qualcos’altro, è difficile. Devi essere il più reale possibile fin dall’inizio”.