Icona della musica degli anni ’90 e 2000, Roch Voisine continua a lasciare il segno nel mondo dello spettacolo. Nonostante questa carriera impressionante, un certo mistero circonda il cantante. Non si è mai aperto così tanto come in questo documentario di 90 minuti. Questa è un’opportunità unica per gli spettatori di conoscere meglio l’uomo dietro la star… e di essere toccati dalla sua storia unica!
• Leggi anche: Scopri le prime immagini del nuovo documentario su Roch Voisine
Diverse persone che hanno incrociato Roch Voisine vengono davanti alla telecamera per raccontare i loro ricordi, tra cui il suo manager, Mario Lefebvre, Coeur de pirate e Garou. Anche la celebre Hélène dalla sua iconica canzone racconta la sua esperienza di “donna invidiata da tutti”. Queste testimonianze sono arricchite da varie immagini d’archivio, da ieri ad oggi. Torniamo in particolare agli eventi significativi della vita del cantante, al suo spettacolo alla Torre Eiffel nel 1992, davanti a 80.000 spettatori e 15 milioni di telespettatori, e alle sue sessioni di autografi che potrebbero congestionare le grandi città.
I suoi figli sorpresi
Assistiamo anche a una discussione molto intima tra padre e figlio. Kilian e Alix-Élouane scoprono davanti ai nostri occhi il glorioso passato del padre. “Vuoi vedere cosa facevo prima che tu nascessi?”, chiede loro mentre guarda i video dei suoi primi giorni, che mostrano, tra le altre cose, squadre mediche che intervengono con tifosi svenuti. I due giovani sono sbalorditi, non avendo mai realizzato la portata della popolarità del padre. L’interprete di Jean, Johnny Jean, li ha sempre tenuti lontani dal mondo artistico, creando una netta separazione tra la sua vita familiare e la sua personalità pubblica. Durante questo scambio, il cantante racconta anche aneddoti significativi, tra cui uno particolarmente toccante: il giorno in cui il piccolo Kilian non lo riconobbe al ritorno dal tour. Con la voce carica di emozione, Rocco confida che dopo questo evento ha deciso di non partire per lunghi periodi. I suoi figli ne approfittano quindi per fargli domande più leggere. In particolare vogliono sapere com’è stato avere tutte le ragazze ai suoi piedi. La risposta di Roch sorprenderà senza dubbio molti spettatori!
Torniamo alle voci
I tempi sono cambiati nel modo in cui gestiamo le notizie sulle celebrità. Roch ricorda le voci persistenti che un tempo influenzavano il suo morale e la sua percezione della celebrità. Ammette che al culmine della sua popolarità, aveva l’impressione che la gente si inventasse qualcosa per vendere i giornali. “I pettegolezzi di allora… oggi non avrebbero senso!”, dice, riferendosi in particolare alle voci sull’omosessualità che circolano da tempo nei media. Ammette addirittura di aver perso un lucroso contratto pubblicitario a causa di ciò: “Non abbiamo mai detto esplicitamente che fosse per quello, ma lo so.” Tra confidenze e ricordi, il documentario lascia spazio anche a performance musicali, per il grande piacere dei suoi ammiratori. Roch esegue, tra le altre, le canzoni Darlin’, Avant Depart e On the Road, in duetto con Garou.
E non è finita!
Alla fine di Roch Voisine: The Rise, il cantante parla del suo rapporto con l’invecchiamento. Fin dall’inizio si occupa della sua salute, che non è più quella di una volta. Colui che a marzo festeggerà il suo 62esimo compleanno, ad esempio, soffre di problemi di udito, causati soprattutto dai postumi di una grave infezione all’orecchio. “Sono considerato non udente”, spiega. Ciò non gli ha impedito di intraprendere la carriera teatrale. Il suo manager sottolinea inoltre che ha ancora una vasta comunità di fan fedeli ai suoi progetti. Lo testimoniano le immagini del suo arrivo in Belgio nel 2024, all’aeroporto di Bruxelles, dove lo attendeva una folla di ammiratori. Ovviamente la Rochmania non è del tutto finita!
Da non perdere domenica, ore 20:30, su TVA.