Editoriale sulle multinazionali: la Svizzera “irresponsabile”?

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Editoriale sulle multinazionali

La Svizzera “irresponsabile”?

Dopo la bocciatura di un primo testo nel 2020, viene lanciata una nuova iniziativa sulle imprese responsabili. L’idea è a doppio taglio.

Editoriale Pubblicato oggi alle 17:28

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L’iniziativa per l’economia responsabile entrerà negli annali della politica svizzera come una delle votazioni più contestate del Paese. E il suo drammatico esito il 29 novembre 2020 – il testo è fallito davanti alla maggioranza dei Cantoni, nonostante il sostegno del 50,7% della popolazione – ne ha fatto un oggetto politico senza precedenti.

Invece di nascondere i loro cartelli il giorno dopo il voto, i promotori hanno continuato a cercare di influenzare la politica svizzera per raggiungere i loro scopi, con mezzi insospettati. Il lancio questo martedì di una nuova iniziativa “impresa responsabile II” è il culmine di questa lotta in corso.

In Svizzera è risaputo che spesso bisogna tornare più volte per vincere la causa. Ma farlo quattro anni dopo un rifiuto è speciale. Anche se i promotori possono sostenere che il contesto internazionale è cambiato, in questa strategia c’è un retrogusto di vendetta mal digerita. Come se il fatto che il loro testo sia inciampato sulla strada della democrazia diretta fosse un errore storico. In breve, la decisione della Svizzera è stata irresponsabile.

Inoltre, all’epoca alcuni politici non esitarono a mettere in discussione la doppia maggioranza popolare e cantonale. Un sistema che tuttavia mira a tutelare le diverse specificità e minoranze del Paese.

Con questa nuova iniziativa, la “coalizione per le multinazionali responsabili” esercita una pressione enorme sulle autorità affinché inaspriscano la legge. E se vincesse la causa, non esclude di ritirare il suo testo.

Questa è forse la cosa più comica di tutta questa vicenda: per correggere la decisione democratica del 2020, i promotori potrebbero ignorare un nuovo voto popolare.

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Florent Quiquerez dal 2015 è giornalista nella sezione Svizzera. Specializzato in politica, si occupa principalmente di notizie federali. In precedenza ha lavorato come corrispondente parlamentare per le Radio Régionales Romandes.Maggiori informazioni

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