Considerati a lungo un trampolino di lancio essenziale per gli Oscar e la serata preferita di Hollywood, i Golden Globe sono quasi scomparsi a causa degli scandali. La cerimonia è stata boicottata e privata della trasmissione televisiva nel 2022.
Acquistati lo stesso anno da un miliardario, che ha diversificato profondamente la propria giuria, i Globes sono stati rilanciati sul canale CBS nel 2023, anziché sulla NBC.
La loro nuova versione sembra essersi affermata nel panorama audiovisivo americano: tra le grandi star nominate domenica sera non c’era nessun assente di rilievo, segno che la cerimonia sta ritrovando il suo antico splendore.
Golden Globe: coproduzione belga “Emilia Perez” e “The Brutalist”, grandi vincitori della cerimonia, miglior film d’animazione “Flow”
La serata ha incoronato due grandi vincitori.
“Emilia Perez”, l’odissea musicale di Jacques Audiard, una coproduzione belga, sulla transizione di genere di un trafficante di droga messicano, ha vinto quattro premi, incluso quello per la migliore commedia. E “The Brutalist”, lungo ritratto di un architetto sopravvissuto all’Olocausto e che cerca di ricostruire la sua vita negli Stati Uniti, ha vinto tre premi, tra cui quello per il miglior film drammatico.
Prima donna a presentare l’assolo dei Golden Globes, la comica Nikki Glaser è riuscita nella sua scommessa, inondando la cerimonia di battute sentite. Al punto che la stampa americana già ventila la possibilità che si ripeta nella prossima edizione.
Tuttavia, il pubblico dei Globes rimane ben al di sotto dei livelli pre-pandemia. Nel 2020, più di 18 milioni di spettatori hanno guardato lo spettacolo.
