In genere sappiamo che, quando Michel Sardou è invitato su un set, la piccola frase che crea scalpore non è mai lontana. Ma anche quando non è invitato, qualcuno tra coloro che gli sono vicini sa trovare il piccolo aneddoto che farà centro.
La prova con il produttore Jean-Claude Camus, ospite di Jordan De Luxe su C8, che ha raccontato un episodio non infastidito dai maggiolini. Quando il conduttore gli chiede se ha mai visto “Michel Sardou nella sua forma più semplice”, risponde subito: “Oh beh dieci volte, cento volte, nel suo camerino! Non ha avuto problemi. »
E questo è un bene perché una di queste volte è realmente accaduta qui, in Isère, come racconta subito Jean-Claude Camus. “Ho un ricordo con Thierry Suc che, all'epoca, era promotore di uno spettacolo di Michel Sardou con cui avevo lavorato, al Palais des Sports di Grenoble. »
Il Palais des Sports di Grenoble, “una stanza terribile”
Tutto cominciò quella sera con il carattere scontroso di Michel Sardou. “Il problema era che quando era sul palco, sia a teatro che a cantare, se mai c'era una luce o qualcosa o una porta che si apriva, lo faceva impazzire! », spiega il produttore, sul set di Quello della Giordania.
Tuttavia, il Palais des Sports di Grenoble non sembra aver soddisfatto le aspettative del cantante durante questo concerto, tanto che Jean-Claude Camus lo descrive addirittura come “un luogo terribile, che praticamente non viene più utilizzato a Grenoble”. È quindi un Michel Sardou arrabbiato, sconvolto da non si sa cosa (le spiegazioni di Jean-Claude Camus sono un po' vaghe), quello che quella sera si arrabbia dietro le quinte del locale di Grenoble. “C’erano porte, cose, cose, lui è uscito isterico: “Portatemi il promotore!” », continua Jean-Claude Camus.
“Che diavolo è questa stanza?!” »
“Così il povero promotore, Thierry Suc, si è ritrovato davanti a Sardou nello spogliatoio con l'altro nudo! “Che diavolo è questa stanza?!” Ma quello era Michel, e poi è tornato giù molto rapidamente”, conclude Jean-Claude Camus.
Nonostante la sua rabbia, il cantante di Laghi Connemara sembra quindi aver perdonato le colpe della sala costruita per i Giochi Olimpici del 1968. Vi ha addirittura fatto un'altra visita, fermandosi lì nel dicembre 2023, nell'ambito del suo ultimo tour “Ricordo un addio”. Beh, a meno che qualcuno non lo abbia visto anche nudo e arrabbiato nei camerini dopo quel concerto. In ogni caso, l'informazione non è ancora arrivata a noi…