Il lavoro sessuale nell’era di Internet
Presente ad inizio anno al Sundance, Sebastiano (coprodotto con il Belgio) è il secondo lungometraggio di Miko Mäkelä. Nel 2017, nel Tra le canneha orchestrato l’incontro, nel cuore della natura, tra un giovane studente di letteratura finlandese e un operaio siriano che lavorava nello chalet di suo padre. Sette anni dopo, il regista si interessa nuovamente all’omosessualità maschile, creando il complesso ritratto di una giovane prostituta.
“Sauvage”, un film shock sulla prostituzione maschile
Se lascia la Finlandia per Londra – dove, come il suo eroe, ha studiato all’University College e dove vive dall’età di 18 anni – Mäkelä esplora le stesse questioni, quelle del desiderio, dell’attrazione, anche quando si tratta di desideri che sono difficile confessare. Questa è la bellezza di Sebastianoche reinterpreta la figura del gigolò nell’era delle app e dei siti di incontri che offrono giovani uomini on demand.
Nonostante filmi gli scambi corporei in maniera molto diretta, il regista riesce a sfuggire al voyeurismo per esplorare i sentimenti contraddittori che attraversano il suo personaggio, interpretato dal bravissimo autore e attore italo-scozzese Ruaridh Mollica. E per esplorare, di passaggio, una questione senza dubbio più personale, quella dell’ispirazione. E ciò che utilizziamo della nostra esperienza personale e di quella degli altri per la nostra arte…
Sebastiano Dramma Scenario e realizzazione Mikko Mäkelä Fotografia Iikka Salminen Musica Ilari Heinilä Montaggio Arttu Salm Con Ruaridh Mollica, Hiftu Quasem, Ingvar Sigurdsson, Jonathan Hyde… Durata 1h50