In Born to Play, le confessioni senza filtri di Pierre Arditi

In Born to Play, le confessioni senza filtri di Pierre Arditi
In Born to Play, le confessioni senza filtri di Pierre Arditi
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CRITICA – In una biografia, uno degli attori più apprezzati della sua generazione racconta una carriera strettamente intrecciata con la sua vita privata.

« Giocare è la mia vita ! » Difficile contraddire Pierre Arditi, in scena dalla fine degli anni ’60 con energica costanza. Questa vita, tuttavia, non è un fiume lungo e tranquillo. Ciò è dimostrato dalla biografia che ha contribuito a creare dalla penna della nostra collega Nathalie Simon. È il chiaro risultato della somma di lunghi colloqui con l’interessato e con chi ha lavorato con lui.

L’attore si cimenta con rara generosità, non evitando le insidie ​​di un viaggio singolare, guardando con nostalgia ma lucidità attraverso il mirino. Dietro l’attore popolare non ha dimenticato il goffo giovane attore che ha cercato se stesso per molto tempo. Aspetto stupido, voce aspra e postura inadeguata, giudica guardando le foto di se stesso nei suoi primi giorni…

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