Per 7 stagioni diventano i “dipendenti” più conosciuti e apprezzati di Francia. Infatti, interpretando Jean-Claude Convenant e Hervé Dumont, Yvan Le Bolloc'h e Bruno Solo hanno fatto ridere milioni di francesi M6 In Macchina fotografica del caffè. Oltre ad essere uno di fronte all'altro sullo schermo, sono amici anche nella vita da molti anni.
Tuttavia, nonostante la loro amicizia, i due non condividono sempre le stesse idee, soprattutto in politica. Anche Bruno Solo ha riconosciuto questo venerdì 22 novembre 2024 quando è rinvenuto RTL per la promozione del suo solo sul palco nello spettacolo “Una cena”.
Al termine dell'intervista con l'attore 60enne, Amandine Bégot ha voluto chiedere al suo ospite di Yvan Le Bolloc'h. “Ultima domanda, sempre a proposito della macchina del caffè: fino a che punto ti spingeresti per proteggere Yvan le Bolloc’h?”
Bruno Solo non sempre è d'accordo con Yvan Le Bolloc'h
“Guarda, è un ragazzone, si protegge ma ecco fatto…”ha risposto con umorismo Bruno Solo prima di specificare: “Vorrei illuminarlo, più che accompagnarlo qualche volta”. Una risposta che ha permesso a Thomas Sotto di riprendersi e interrogarlo sull'argomento su cui l'attore vorrebbe “illuminare” la sua spalla. Macchina fotografica del caffè.
“C’è una piccola considerazione politica in quello che dici”ha infatti ribattuto il giornalista. Al che, con una risata imbarazzata, il protagonista ha risposto: “Ma siamo ancora i migliori amici del mondo, è come mio fratello!”. Dopo che Thomas Sotto ha ricordato che tra amici “non siamo obbligati a metterci d'accordo su tutto”, Bruno Solo ha poi confermato: “Esattamente, penso addirittura che questa sia la cosa principale.”
L'attore, impegnato politicamente
Ricordiamo che Yvan Le Bolloc'h non ha mai nascosto la sua posizione di sinistra in politica. Ha inoltre sostenuto pubblicamente i Gilet Gialli nel 2018 e ha cofirmato nel maggio 2019, tra 1.400 personalità del mondo della cultura, il forum “Non siamo stupidi!”pubblicato sulla rivista Liberazioneal fine di sostenere il movimento dei gilet gialli e affermarlo “I gilet gialli siamo noi”.
Anche lui non ha esitato, nel marzo 2023, ha sparato al presidente della Repubblica Emmanuel Macron. “Questo presidente è motivo di imbarazzo. Da quando Macron è stato eletto ho passato la mia vita sui viali principali. Questo presidente ci ha trascinato nel fango per settimane”.ha sbottato sul set di BFMTV.
L'accolita di Bruno Solo non si è fermato qui e ha sottolineato il fatto che, secondo lui, Emmanuel Macron si è trovato disconnesso dal suo popolo: “È consapevole di ciò che accade fuori dalle alte mura del suo palazzo? Deve lasciare l'Eliseo?”