Il resto dopo l’annuncio
“La Splendida saga raccontata dagli stessi artisti, a cinquant’anni dalla nascita della troupe. Questi gli attori di tutti i superlativi: super divertenti, super cult, super amici per la vita. Per la prima volta eccoli riuniti per raccontare la loro storia, quella di una troupe chiamata ‘Le Splendid’ che, in pochi anni, vide gli amici del liceo elevarsi al rango di superstar della commedia francese…”. Così nasce l’opera pubblicata giovedì 21 novembre dalle edizioni Le recherche Midi e battezzata “Lo Splendid dello Splendid, ci siamo divertiti tantissimo!”. In un’intervista rilasciata ai nostri colleghi diQui Parigi, Jean-Pierre Lavoignat, coordinatore dei lavori, è tornato su questo progetto. Ha spiegato: “Thierry Lhermitte ha avuto l’idea di chiedere a tutti di trovare foto personali e commentarle. Iniziare ha richiesto un po’ di tempo.perché sono ancora in sette, ma si sono messi in gioco e si sono arresi senza ironia».
“Ad ogni incontro portavano nuovi archivi,” ricordava con affetto. Quindi aggiungere: “Era infinito. Il mio ruolo era aiutarli a sintetizzare. Josiane Balasko ha insistito affinché il libro fosse scritto per una buona causa. Hanno scelto la Fondazione per la ricerca medicain cui Thierry è molto coinvolto”. Anche Jean-Pierre Lavoignat ha raccontato il suo ultimo conversazione telefonica con Michel Blanc, due giorni prima della sua morte. “Lo sento ancora dirmi: ‘Questa è davvero un’idea di Thierry!’ Come sempre, Michel ha impiegato un po’ di tempo per arrivarci. E infine ci ha regalato delle foto magnifiche”rise. Mercoledì 20 novembre l’allegra combriccola si è riunita per una festa di lancio del libro Splendid, ricca di emozioni. Morto nella notte tra il 3 e il 4 ottobre, Michel Blanc ha segnato questo evento con la sua triste assenza. I suoi amici, Gérard Jugnot e sua moglie Patricia Campi, insieme da quasi dieci annima erano presenti anche Thierry Lhermitte, Marie-Anne Chazel e Bruno Moynot organizzato questa sera al Buddha Bar di Parigi. Grandi assenti? Josiane Balasko e Christian Clavier che purtroppo non hanno potuto prendersi il tempo per festeggiare l’uscita del loro libro insieme. Un’occasione persa per ritrovarsi dopo il funerale di Michel Blanc.
Michel Blanc si confida
Jean-Pierre Lavoignat ha effettuato il viaggio e ha posato con orgoglio con i membri della troupe presenti. Sempre ai nostri colleghi diQui Parigiha confidato del gruppo ancora amico 50 anni dopo, con la morte di Michel Blanc “La storia del gruppo non sarà più la stessa”. Anche il libro lo è “dedicato” al compianto attore che ha condiviso alcuni aneddoti, oltre alle foto da lui fornite. Ha parlato in particolare del suo incontro con Coluche che non è andato come si poteva pensare.
“A differenza degli altri ho sempre avuto un rapporto abbastanza distante. Avevo per lui un’ammirazione sconfinata dal punto di vista artistico, ma a livello umano ho avuto più difficoltà”.ha confidato. Quindi spiegare la sua riserva come segue: “Gli piaceva avere una corte attorno a sé, compresi molti parassiti, e la cosa mi ha fatto incazzare. E soprattutto c’era in lui un evidente elemento di “non gentilezza”. Doveva sempre esserci la faccia di un turco, e questo lo odiavo.”. Questo è ciò che viene detto.