Di Elsa Girard-Basset | Giornalista web
Essendo diventato il più grande giocatore della storia agli occhi di molti osservatori e appassionati di calcio, Lionel Messi non ha avuto un percorso semplice – e questo è un eufemismo. Qualche anno fa la “Pulga” aveva rivelato anche quella che era la sua preoccupante quotidianità dall’età di 12 anni. Un’infanzia sicuramente molto complicata da comprendere…
Non contiamo più i suoi record, i suoi titoli, i suoi premi. Se ormai è al tramonto della sua carriera con l’Inter Miami, Lionel Messi ha lasciato il segno per sempre nella storia del calcio. Le cose però sarebbero potute andare molto diversamente a causa del deficit di crescita diagnosticato all’argentino fin da giovanissimo… e che ha portato a provvedimenti drastici.
Iniezioni da 12 anni per Lionel Messi
Va detto che all’età di 11 anni Messi era alto solo 1 metro e 32, ovvero 11 cm più basso della media. Infatti, gli ormoni della crescita venivano iniettati quotidianamente nel ragazzo fin da quando era molto giovane, cosa di cui finì per parlare pubblicamente qualche anno fa in un media argentino – dettagli a sostegno di ciò:
Sono stati i miei genitori a farmi le iniezioni dall’età di 8 anni, finché non ho imparato. Poi, all’età di 12 anni, ho cominciato a farmi anch’io delle punture alle gambe una volta ogni notte, racconta il nazionale argentino. Era una cosa che non mi impressionava. Era un piccolo ago. Non ha fatto male ed era qualcosa di routine che dovevo fare e l’ho fatto normalmente.
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Commenti confermati dal campione del mondo 2022 al microfono di TyC Sport:
Sono sempre stato molto responsabile con le iniezioni. Era come una penna che conservavo nel frigorifero. L’ho portato ovunque con me. A volte andavo a casa di amici e erano loro che mi ricordavano di fare l’iniezione. Tutto è iniziato quando avevo 11 o 12 anni. È stato scioccante per i miei genitori, ma importante per il futuro.
Sarà forse perché era consapevole che il suo sogno di diventare un calciatore professionista sarebbe crollato senza gli ormoni della crescita che il giovane Lionel Messi non è rimasto traumatizzato? Forse. Una cosa è certa: senza questo aiuto chimico non sarebbe stata possibile la carriera dell’argentino, che dopo lunghi anni di sforzi è arrivato a 1’69.
Ricordiamo però che questo tipo di trattamento non è considerato doping e nemmeno modificazione genetica. L’ex giocatore del Barça non è l’unico bambino ad aver subito un trattamento del genere, tutt’altro, anche se quest’ultimo ha alimentato negli anni numerose teorie complottiste.
Lionel Messi veniva da lontano, anche molto lontano, e fin da giovanissimo ha dovuto lottare e ricorrere a cure quotidiane per raggiungere una taglia “normale”. Una scelta di cui ovviamente non si pente, poiché senza questo scatto di crescita artificiale nulla gli sarebbe stato possibile, che accetta pienamente.