Il festival Ramatuelle celebra la sua 40a edizione con lo stesso spirito di creatività

Il festival Ramatuelle celebra la sua 40a edizione con lo stesso spirito di creatività
Il festival Ramatuelle celebra la sua 40a edizione con lo stesso spirito di creatività
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Il festival Ramatuelle, che si terrà dal 29 luglio al 12 agosto, festeggia il suo 40° anniversario. Un’edizione anniversario che riunirà nel suo anfiteatro all’aperto una serie di star: MC Solaar, Yvan Attal, Gérard e Arthur Jugnot, Michel Boujenah, François Berléand, Nicolas Briançon e persino Christophe Maé.

Quattro decenni e una passione intatta per gli artisti. Il festival Ramatuelle festeggia quest’anno la sua 40a edizione e ospiterà dal 29 luglio al 12 agosto, nel suo anfiteatro all’aperto a due passi da Saint-Tropez, un programma di anniversari, che celebra la famiglia in senso lato e non deve nulla a opportunità. .

«Questa edizione non è stata preparata diversamente dalle altre edizioni, ma volevamo che fosse forte e simbolica», osserva Jacqueline Franjou, fondatrice nel 1985 con Jean-Claude Brialy di questo festival creato in omaggio a Gérard Philipe. Un incontro che in quarant’anni ha accolto circa 2.900 artisti della commedia, del teatro classico, dell’umorismo e del varietà. Tra questi, tanti grandi nomi, da Barbara a Juliette Gréco, passando per Jean Poiret, Michel Serrault, Jean Marais, Nougaro, Gilbert Bécot, e più recentemente Muriel Robin, Francis Cabrel, Patrick Bruel, François-Xavier Demaison, Juliette Armanet, Camille Lellouche o anche Alex Vizorek.

E quest’anno non fa eccezione alla regola. «40 anni sono la mezza età e bisogna mantenere uno spirito creativo e mantenere i legami sociali», spiega Jacqueline Franjou, che vede il festival come una grande famiglia fatta di incontri, dove ci piace tornare, ma che cresce ogni anno e accoglie i nuovi arrivati.

Prima volta e spirito di famiglia

È anche in “questo spirito di famiglia” che Jacqueline Franjou e Michel Boujenah, direttore artistico del festival dal 2007, propongono quest’anno un programma che riunisce artisti e spettacoli con un forte legame con il festival, come star mai apparse prima.

È il caso di MC Solaar, pioniere del rap francese, che eseguirà per la prima volta le sue canzoni sul palco di Ramatuelle (11 agosto). Un programma che si aprirà il 1° agosto con un altro cantante, Christophe Maé. “Un artista che ha debuttato sulla spiaggia tahitiana di Ramatuelle”, sottolinea Jacqueline Franjou.

Sarà seguito da frequentatori fissi, come Nicolas Briançon e François Berléand in “Poiret et Serrault extra extracts”, un’antologia di sketch del celebre duo. Anche in questo caso un cenno a Ramatuelle, dove Jean Poiret visse con Caroline Cellier, dove venne a scrivere e dove il loro figlio, Nicolas Poiret, presentò lui stesso un’opera teatrale, dice il suo fondatore.

Sempre per quanto riguarda la commedia, Gérard e Arthur Jugnot, più volte presenti al festival, riprenderanno “Le jour du Kiwi” (6 agosto) diretto da Ladislas Chollat. Yvan Attal e Noémie Lvovsky presenteranno “Video club” (5 agosto) di Sébastien Thiéry, i cui brani sono stati quasi tutti rappresentati al festival. Francis Huster e Michel Leeb, regolarmente invitati ma sempre separatamente, questa volta suoneranno insieme per la prima volta a “Les Pigeons”.

E per celebrare ancora di più la famiglia, le sorelle Seigner, Emmanuelle e Mathilde, riprenderanno “Bungalow 21”, uno spettacolo che scava nell’intimità di due coppie leggendarie – Simone Signoret e Yves Montand, e Marilyn Monroe e Arthur Miller – (The August 7). La commedia “Dear Parents” di Emmanuel e Armelle Patron, autori della fortunata serie televisiva “Nos Chers Voisins”, decifrerà i legami familiari (8 agosto) con in scena Bernard Alane che, quarant’anni fa, aveva già partecipato a la prima edizione del festival Ramatuelle.

In un altro registro, Cristiana Reali darà voce alle parole di Simone Veil in “Les combats d’une effrontée”. “Uno spettacolo che sarà preceduto dalla liberazione di piccioni bianchi per celebrare la pace”, spiega Jacqueline Franjou, ricordando che nel 1985, Simone Veil era presente sugli stand durante la creazione del festival. “Famiglia e pace sono le parole chiave di questo festival”, continua.

Un incontro che vedrà anche Michel Boujenah, compagno di Jacqueline Franjou e altra anima del festival ormai da 17 anni, chiudere questa 40esima edizione con “Adieu les Magnifiques”, spettacolo in cui saluta i suoi Magnifiques, personaggi divenuti famosi nel 1984.

Un circuito culturale

Come ogni anno, il festival sarà preceduto dal 29 al 31 luglio dalle “Notti Classiche”. Con in programma il virtuoso Pascal Amoyel nello spettacolo “Il pianista dalle 50 dita”, una serata dedicata alla commedia musicale (il 30) e, il 31, la presenza per la prima volta a Ramatuelle del celebre tenore Roberto Alagna.

Ma ancora di più, nel contesto del festival, gli autori saranno celebrati con “Les plumes de Ramatuelle”, incontri letterari organizzati da Romain Sardou e Jacqueline Franjou il 4, 8 e 11 agosto. Anche il cinema avrà un posto d’onore in occasione di “Toiles de Ramatuelle” che, per tre giorni, il 23, 24 e 25 luglio, celebrerà la settima arte attraverso proiezioni di film in anteprima sulla spiaggia di Tahiti, il cui programma sarà essere rivelato presto.

Tanti eventi che celebrano la cultura nella sua pluralità, nati sulla scia del festival, che oggi accoglie ogni anno circa 15.000 festivalieri ma “è partito dal nulla”, sottolinea il suo fondatore. «Dal nulla si può sempre fare qualcosa e mi piacerebbe davvero che diventasse un simbolo per le nuove generazioni», sottolinea questo entusiasta, prima di concludere: «Bisogna sempre volere ed essere persuasivi».

Festival di Ramatuelle e le sue notti classiche, dal 29 luglio al 12 agosto, Ramatuelle.

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