Emilia Perez | Audiard (di nuovo) al top della sua arte

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Un thriller musicale ambientato nel mondo dei cartelli della droga messicani, Emilia Perez racconta la storia di Rita (Zoe Saldaña), un’avvocatessa superqualificata, sfruttata da uno studio di Città del Messico, che aiuta il suo capo a difendere i criminali, il che significa che lei ottiene tutto il lavoro ed è Lui a prendersi il merito.


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Aggiornato alle 7:30

Un potente trafficante di droga, Manitas, riconosce il talento di Rita e le propone un patto faustiano. Un’offerta che difficilmente potrà rifiutare… Attenzione allo spoiler: invito chi preferisce non sapere nulla degli intrighi ad astenersi dal leggere il paragrafo successivo.

Il mandato offerto a Rita per diversi milioni di dollari? Servire come emissario per Manitas, sposato con Jessica (Selena Gomez) e padre di due giovani ragazzi, in modo che possa segretamente realizzare il suo sogno di una vita: diventare la donna che ha sempre saputo di essere nel suo essere più profondo. Se mi permetto di rivelarlo, è che si tratta di una svolta che avviene all’inizio della storia; non ne parliamo Il gioco del pianto di Neil Jordan.

Nei panni di Manitas – ed Emilia Pérez – l’attrice transgender spagnola Karla Sofía Gascón è stupenda (scusatela). Ha vinto, insieme a Zoe Saldaña e Selena Gomez, il Premio dell’Interpretazione all’ultimo Festival di Cannes.

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FOTO SHANNA BESSON, STAMPA ASSOCIATA

Selena Gomez (al centro) in una scena diEmilia Perez

Decimo lungometraggio del francese Jacques Audiard e il suo primo girato in spagnolo, Emilia PerezPremio della Giuria a Cannes, ricorda per certi aspetti Un profetaGrand Prix a Cannes nel 2009, che si occupava anche di traffico di droga.

Emilia Perez è un film commovente e toccante, che crea una tensione inquietante e un’atmosfera ansiogena, affrontando questioni morali: possiamo fare del bene con i soldi del male? Esiste una redenzione possibile per i peggiori criminali? Possiamo cambiare la nostra natura profonda?

È anche un’opera molto ambiziosa, piena di eccentricità, fantasie e presunta genialità. Audiard avrebbe potuto rovinarsi la vita correndo così tanti rischi. Ci sono scene più insolite che per un pelo non sfuggono di mano: un chirurgo canta in inglese la frase “ Dal pene alla vagina »…

Il regista diUn eroe molto discreto, Di ruggine e ossa et Deephan affronta la sfida con la consueta genialità. Realizza un’opera ibrida che evoca entrambi La pelle in cui vivo di Pedro Almodóvar et Sicario di Denis Villeneuve.

UN œlavoro compiuto

Al centro diEmilia Perezc’è ovviamente la musica, da sempre presente nell’opera di Jacques Audiard (ha diretto il magnifico videoclip di Di notte mento dal compianto Alain Bashung). Composte dalla cantante Camille e dall’arrangiatore Clément Ducol, le canzoni sono interpretate da diversi attori, ma in particolare da Zoe Saldaña (soprattutto associata a blockbuster come Avatar et Vendicatori) e Selena Gomez, cantante popolare anch’essa convincente Studenti che fanno le vacanze di primavera di Harmony Korine come nella serie comica Solo omicidi nell’edificio.

Conosciamo il talento vocale di Selena Gomez. Anche Zoe Saldaña è sorprendentemente brava. Canta e dirige la danza con disinvoltura in diverse coreografie, in particolare in un numero irresistibile sulla corruzione politica ad un banchetto di beneficenza.

Niente è troppo fluido Emilia Pereza differenza della maggior parte dei musical di Hollywood. Il canto degli attori è filmato da Audiard in modo da dare l’illusione che le loro voci non siano state sovrapposte. Le canzoni e le coreografie non occupano troppo spazio, sicuramente mai a discapito della trama, tanto che si tende a dimenticare, soprattutto nella seconda parte, che si tratta di un film musicale. In tutti i generi, questa è una delle opere cinematografiche più riuscite dell’anno.

Nelle sale, su Netflix dal 13 novembre

Emilia Perez

Musicale thriller

Emilia Perez

Jacques Audiard

Con Karla Sofía Gascón, Zoe Saldaña, Selena Gomez

2 ore 10

8,5/10

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