IOi 94 anni, Giurato n.2 è la sua quarantesima produzione… E Clint Eastwood ha probabilmente appena firmato uno dei migliori film dell'anno. Distribuito dalla Warner senza grandi clamori (appena 50 schermi negli Stati Uniti, o 400 in meno che in Francia!), inizialmente previsto per la piattaforma di streaming Max prima di un cambio di marcia extremis da parte dello studio a favore di un destino discreto nelle sale, questo Eastwoodiano la suspense fino alla punta delle unghie ci ha tuttavia abbagliato. Negli anni Novanta un simile thriller, firmato dal grande Clint, avrebbe sicuramente goduto di una distribuzione di successo nei multiplex, tra Pieni poteri et Mezzanotte nel giardino del bene e del male… E non è senza una fitta al cuore per questo semidio, così come per lo stato attuale di un’industria hollywoodiana ormai divorata dal cancro dei grandi franchise, che osserviamo questo trattamento piuttosto vergognoso inflitto dalla Warner a uno dei suoi più grandi registi.
Il dilemma di un antieroe
Sulla scia della bellezza classica e della forza silenziosa di Il mulo, Le Cas Richard Jewell et Sully, Giurato n.2 segue i dubbi che gradualmente divorano il giovane Justin Kemp (Nicholas Hoult), alcolizzato pentito e futuro padre, chiamato a far parte della giuria di uno sordido caso di omicidio vicino a Savannah, in Georgia.
La vittima sarebbe stata picchiata e poi lasciata morta in un fosso, all'uscita di un bar dopo una violenta discussione con il fidanzato, ex membro di una gang noto per […] Per saperne di più