Michel Drucker è stato cacciato dal suo studio, un dramma per Vivement Dimanche

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Michel Drucker ha visto la sua mostra di punta Vivement Dimanche sconvolta dall’inizio dell’anno scolastico.

Da quasi 30 anni Michel Drucker riunisce ogni domenica pomeriggio sul suo divano rosso numerose personalità di diversa provenienza. Con il suo senso dell’intervista e il suo leggendario buon umore, il conduttore, 81 anni, continua ad affascinare gli spettatori settimana dopo settimana. I fedelissimi del programma hanno anche le loro piccole abitudini, come le famose porte scorrevoli da cui entra Michel Drucker, gli emblematici divani scarlatti o addirittura il pavimento in lastre di vetro.

Ma dall’inizio dell’anno scolastico, un sottile cambiamento nelle decorazioni ha senza dubbio attirato l’attenzione dei fan più accaniti. Esce dallo studio Gabriel, che la mostra occupa dal 1994 nell’8° arrondissement di Parigi. D’ora in poi, è agli Studios Rive Gauche, nel 15, che Michel Drucker riceve i suoi ospiti. Una mossa forzata che Michel Drucker forse avrebbe preferito evitare. Il conduttore è infatti citato in un articolo apparso questa settimana sul sito investigativo Médiapart, il che spiega perché Vivement Dimanche ha dovuto agire rapidamente.

Il cambio di studio segue un drammatico incidente, avvenuto il 26 agosto, sul set dello show cult. Quel giorno, un macchinista esperto che aveva lavorato per il programma per circa dieci anni stava dipingendo le scene. Mentre faceva un passo indietro per intingere il pennello in un barattolo di vernice, è caduto accidentalmente nella fossa dove è riposto il pavimento in vetro retrattile, cadendo da più di 10 metri. Gravemente ferito, il tecnico è rimasto in coma per diverse settimane e, secondo la stampa, a fine settimana era ancora ricoverato in ospedale.

In seguito a questo terribile incidente, la procura di Parigi ha aperto un’indagine, affidata alla stazione di polizia dell’8° arrondissement e all’ispettorato del lavoro. Secondo quanto riferito, sul set sono state notate violazioni della sicurezza, come l’assenza di guardrail o barriere attorno alla fossa, nonché la mancanza di dispositivi di protezione individuale come un’imbracatura. Lo studio è stato quindi posto sotto sigillo dai tribunali in attesa dell’adempimento.

Questa indagine potrebbe prendere di mira direttamente Michel Drucker, nella sua qualità di presidente della SGPM, la società proprietaria dello Studio Gabriel e datrice di lavoro della vittima con un contratto a tempo determinato di un giorno. L’ispettorato del lavoro ha chiesto la chiusura del luogo fino a quando non sarà effettuato un controllo conclusivo di conformità da parte di una società specializzata. Lo spettacolo ha tentato di sollevare i sigilli, invano.

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