Nawell Madani ustionata di terzo grado a 2 anni, racconta il suo trauma

Nawell Madani ustionata di terzo grado a 2 anni, racconta il suo trauma
Nawell Madani ustionata di terzo grado a 2 anni, racconta il suo trauma
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Ospite di “A Sunday in the Country” questo 13 ottobre, Nawell Madani ha condiviso una storia commovente. La comica belga è tornata al suo grave incidente, avvenuto quando aveva solo 2 anni.

Nella puntata del 13 ottobre del programma “Una domenica in campagna” in onda su France 2, Nawell Madani ha parlato del grave incidente subito quando era piccola: un’ustione di terzo grado. Un dramma che, nonostante tutto, successivamente l’ha aiutata moltissimo nella vita, come ha confidato alla conduttrice.

Fu quando Nawell Madani aveva 2 anni che accadde l’incidente. “Comincio a ballare sul tavolo e perdo l’equilibrio. Mi infilo nella friggitrice, mi cade addosso e mi faccio un’ustione di terzo grado”, confida con grande emozione. L’attrice, 44 anni, racconta poi che sua madre quel giorno era miracolosamente presente, lei che era spesso assente. “Essendo infermiera, ha mosso subito i primi passi. Ha svuotato tutto il frigo per rinfrescare subito la pelle», continua.

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Se Nawell Madani sia fuori pericolo, l’entità del danno non è ancora nota: “All’inizio non sapevamo quanto fossi stato colpito. Non sapevamo se avrei perso la vista perché avevo tutta la faccia bruciata. » Per fortuna la ragazza ha avuto solo postumi fisici, in particolare una notevole perdita di capelli.

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“Questo incidente ha stravolto la mia vita e quella della mia famiglia”

All’epoca, la giovane belga spiegò che ciò che la colpì di più furono le ripercussioni sulla sua famiglia. Questo evento scosse chi lo circondava, al punto che i suoi genitori divorziarono addirittura qualche tempo dopo. Oltre a questa separazione,compagno del modello Djebril Zonga riporta: “Ho passato la mia infanzia senza capelli, con berretti e cuffiette e non avevo molti amici…”

Nawell Madani descrive di aver subito per molto tempo la derisione dei suoi compagni. “Non avevo un’acconciatura normale, appena c’era movimento si vedeva che non avevo più capelli […]. Tutte le attività per me erano un calvario, avevo tutti i soprannomi che potevano esistere”, racconta con un sorriso sulle labbra.

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Il resto della famiglia, però, resta unito, costi quel che costi: «Le mie sorelle erano diventate le mie guardie del corpo, appena mi vedevano piangere litigavano». Nawell, che ha effettuato una serie di interventi, ha potuto contare sull’appoggio di chi gli stava vicino in quello che gradualmente è diventato un vero e proprio complesso: “Mi sono detto: ‘Perché io?’ Non pensavo di essere bella. »

Nawell Madani salvata dalla sua passione: la danza

È imparando a convivere con la sua disabilità che la giovane adolescente crea un vero senso di risposta. “Nel cortile ho capito che molte persone avevano dei difetti, bastava colpire dove fa male”, ride. Nawell Madani parla poi della sua passione di una vita, la danza.

“Comincio a ballare, guardando i miei movimenti allo specchio […] Avevo una violenza in me che mettevo nella danza”, ha detto prima di continuare: “Mi esercitavo di proposito in modo che gli altri mi guardassero”. È stato in quel momento che la madre di Louezna (3 anni) ha spiegato di aver capito che per lei era un modo per rimettersi in piedi: “Con la danza ho capito che potevo guadagnarmi un posto nella società. »

La storia di Nawell Madani è stata riprodotta nel suo primo film “È tutto per me”, uscito nel 2017. In questa commedia possiamo scoprire il viaggio della vita dell’ex membro del “Jamel Comedy Club”, interpretato da lei stessa con il nome di Lila. Un film in cui la sceneggiatrice ripercorre questi momenti di gloria e le sue difficili prove.

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