Marion Barbeau è ospite degli Affari Culturali

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Marion Barbeau ha seguito il percorso d’eccellenza dei ballerini dell’Opera Nazionale di Parigi, fino all’incontro con Cédric Klapisch che l’ha scelta per interpretare il suo personaggio di ballerina nel film Nel corpo (2022). Come sempre accade nella carriera dei ballerini classici, il percorso artistico di Marion Barbeau inizia giovanissimo. Ha preso le sue prime lezioni all’età di 6 anni, è entrata al Conservatorio Nazionale di Musica e Danza all’età di 8 anni e alla Scuola dell’Opera di Parigi all’età di 11 anni, prima di unirsi al corpo di ballo dell’Opera all’età di 17 anni nel 2008. La sua ascesa scalare i ranghi non è stato immediato, ma alla fine è diventata Prima Ballerina nel 2019. All’interno dell’Opera, Marion Barbeau si distingue particolarmente nelle creazioni dei coreografi contemporanei ospiti, Hofesh Shechter, Alexander Ekman, Crystal Pite, Sharon Eyal e Alan Lucien Øyen. È nel 2022 che il grande pubblico la scopre nel film Nel corpo di Cédric Klapisch in cui interpreta una ballerina classica ferita che rinasce unendosi ad una compagnia di danza contemporanea. Da allora è in congedo dall’Opera e ha maturato esperienza come attrice e ballerina.

L’8 maggio 2024 arriva nei cinema L’uomo in fuga di Baptiste Debraux in cui Marion Barbeau interpreta la contabile di una fabbrica delle Ardenne alla guida di un movimento sociale. Questa è l’occasione per Arnaud Laporte di ricevere Marion Barbeau per discutere della convivenza tra danza e cinema nel suo percorso artistico.

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Per saperne di più sulle sue novità:

  • Un uomo in fuga di Baptiste Debraux nelle sale l’8 maggio 2024 con Léa Drucker, Bastien Bouillon, Pierre Lottin e Marion Barbeau. Sinossi: Rochebrune è sull’orlo del caos. Johnny, leader del movimento di protesta cittadino, è scomparso dopo aver rapinato un furgone. Quando Paul Ligre apprende la notizia, torna nella città in cui è cresciuto e ritrova il suo amico d’infanzia davanti alla polizia. Tuttavia, le indagini di Anna Werner la portano inevitabilmente al segreto che unisce Paul e Johnny.

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Suono del giorno: “Follow The Light” di Broadcast

Ricordate l’anno 1995. La stampa musicale inglese viveva al ritmo della guerra tra Oasis e Blur, i proletari di Manchester da una parte, i bravi studenti di Londra dall’altra. Ma dietro questo combattimento di galli marchiato “Brit pop”, è verso Birmingham che bisognava volgersi per assistere agli esordi dei Broadcast, gruppo fondato dalla cantante Trish Keenan e dal bassista James Cargill. Firmato subito per l’etichetta Warp, il gruppo, la cui formazione si è evoluta molto attorno all’indissolubile duo, ha offerto dischi di enigmatica bellezza. Attingendo fortemente alla psichedelia degli anni ’60, hanno plasmato una struttura musicale caratteristica, fondendo canzoni pop e musica elettronica sperimentale. La loro musica sembrava di sentire i fantasmi che infestavano il nostro mondo. Per ironia della sorte, la voce di Trish Keenan, purtroppo morta di polmonite nel 2011, risuona ancora nella raccolta demo Coperta degli incantesimi che l’etichetta del gruppo ha appena pubblicato. Comprende brani su cui il duo ha lavorato tra il 2006 e il 2009. Abbastanza per far rivivere il ricordo di questa voce misteriosa, come nel brano “Follow The Light”.

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