Gaspard Proust difende Guillaume Meurice

Gaspard Proust difende Guillaume Meurice
Gaspard Proust difende Guillaume Meurice
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Di BP

Pubblicato
38 minuti fa,

Aggiornamento 37 minuti fa

Guillaume Meurice, Gaspard Proust.
Moritz Thibaud/ABACA / Moritz Thibaud / Screenshot Europa 1

VIDEO – Su Europa 1, l’editorialista mette in guardia dai pericoli che rappresenterebbe la “giudizializzazione” di una barzelletta. Prima di sparare a colpi di pistola contro i “piccoli borghesi travestiti da zadisti” che tollerano in Meurice ciò che non perdona a Proust: la provocazione.

Quindi, a rischio di sorprenderti… » Martedì, nel suo post mattutino su Europa 1, Gaspard Proust difende Guillaume Meurice. Dio sa che il corporativismo mi è estraneo, ma trovo che sia un’idea molto pericolosa decidere cosa è divertente e cosa no. », spiega l’ex consigliere di gestione patrimoniale che ha fatto ricorso all’umorismo. Anche se non ridiamo ad una battuta, dobbiamo lottare affinché l’altra persona possa farcela. Almeno, in modo che non vada in tribunale a causa sua.

Confida di aver cercato di convincere l’avvocato Gilles-William Goldnadel a non sporgere denuncia. Quelli ricevuti dalla Procura di Nanterre sono stati tutti respinti, come constata il piantagrane di Europa 1 rassicurante e perfettamente logico ». Da allora, Guillaume Meurice ha ripetuto in onda i suoi commenti su Benjamin Netanyahu ed è stato sospeso dalla dirigenza di France Inter.

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Gaspard Proust spiega il suo ragionamento: “Dire che una battuta non fa ridere, quindi che mi offende, quindi che è ciò che la persona pensa profondamente: tanto vale vietare tutti gli spettacoli comici. Tutti si basano in un modo o nell’altro sull’ironia, sulla provocazione, sulla caricatura e sui luoghi comuni, triti o meno (…) Sarebbe per mettersi in sintonia con ciò che il terrorismo intellettuale che piace di più a una certa sinistra : condannare i presunti secondi fini di qualcuno.”

Possiamo ridere di tutto? “Abbiamo tutti le nostre vacche sacreGaspard Proust risponde indirettamente a questa domanda. Mi sento piuttosto a disagio con le battute incentrate sulla pedofilia. Comunque la guardi, trovo molto difficile ridere delle rovine di un’infanzia distrutta. Tuttavia, ciò che fanno gli altri non mi disturba. Questo non li rende pedofili. »

Due pesi, due misure

Dopo questa presa di posizione favorevole a Guillaume Meurice, Proust si stupisce del trattamento preferenziale di cui beneficerebbe il comico dell’Inter a sinistra. Quando lui stesso viene trattato come “razzista ed estremista”il suo collega non è preoccupato. “Se riassumo la situazione: Guillaume Meurice non può essere antisemita perché, vediamo, queste sono battute. Ma Proust sarebbe necessariamente razzista, perché, sentite le sue battute… Condannano con lo stesso pretesto che permette loro di scagionare gli altri. »

Affronta poi il tema dei manifestanti di Sciences Po e degli aggressori di Raphaël Glucksmann, riportando la politica nella sua rubrica. “Tu pensi di essere un libertario, ma cos’altro sei se non un piccolo borghese travestito da zadista? Ammiro il loro estremo cinismo, la loro sfrenata disinvoltura che li fa sputare su tre quarti dei francesi che ai loro occhi sono nella migliore delle ipotesi traditori sociali, nella peggiore dei cattivi nazisti. (…) Mi pongo costantemente la domanda: sono davvero abbastanza nichilista per poter ridere ogni giorno di un mondo sull’orlo del baratro? »conclude con sorprendente gravità.

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