NARRATIVA – Impegnato di sua spontanea volontà nelle elezioni suppletive municipali, il giovane deputato 24enne dell’Insoumis vuole dimostrare che il movimento di Jean-Luc Mélenchon può vincere e guidare una grande città.
Di fronte ai piccoli edifici della città di Bois-Matar a Villeneuve-Saint-Georges (Val-de-Marne), in questo gelido sabato di gennaio, gli adolescenti invocano Louis Boyard. “Signore, le ho mandato un messaggio su Tik Tok, non mi ha risposto!”uno di loro gli lancia addosso. “Ricevo troppi messaggi su Tik Tok. Mandami su Instagram, guardo sempre, risponde il deputato che raccoglie migliaia di “mi piace” sui social network. Prima di continuare: “Ragazzi, raccontate ai vostri genitori delle elezioni municipali. Questa è la tua missione.” In ogni caso, questa è la nuova sfida per il giovane Insoumis: ottenere abbastanza voti per diventare, a 24 anni, il futuro sindaco di Villeneuve-Saint-Georges.
Louis Boyard non ha esitato a lungo quando è stata annunciata l’organizzazione di queste improbabili elezioni municipali, il 26 gennaio e il 2 febbraio. Dopo gli ultimi quattro anni di gestione disastrosa, segnata da vicende di ogni genere e completata dal 
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