La finale di Coppa di Lega ha presentato agli arbitri una partita ricca di decisioni (alcune difficili) dal punto di vista tecnico, e diverse altre di carattere disciplinare. Nel complesso, João Pinheiro e la sua squadra si sono dimostrati all’altezza delle circostanze.
Minuto 33: Eduardo Quaresma, nella propria area, disarma Schjelderup e l’attaccante “rosso”, già in caduta, prova a forzare il passaggio tra il centrale/terzo e Diomande, e quest’ultimo apre il braccio sinistro e lo cinge alla vita del norvegese , ma senza conseguenza e intensità per qualsiasi infrazione.
Minuto 38: manca il cartellino giallo per Geny Catamo, che, contrastando nel tentativo di giocare la palla, finisce, per negligenza, colpendo i tacchetti sullo stinco sinistro di Carreras. È stato necessario mostrare un cartellino giallo al giocatore Leone.
Minuto 40: rigore ben marcato in favore dello Sporting. In questa occasione, Maxi Araújo è l’unico a toccare la palla quando la riceve con il piede sinistro. Florentino arriva in ritardo, non tocca la palla e, con la gamba sinistra incrociata davanti a sé, e poi anche con l’anca, finisce per abbattere e fare lo sgambetto dell’avversario.
Minuti 45+1: Maxi Araújo, nonostante sia stato afferrato e pressato da dietro da Otamendi, commette atteggiamento e comportamento scorretto quando, per liberarsi, finisce per aprire deliberatamente il braccio destro e colpire al collo e al mento il giocatore argentino. Cartellino giallo ben mostrato.
Minuto 47: con ripetizioni poco illuminanti, l’idea è che dopo che la palla è stata crossata da Akturkoglu, João Simões, che ha valutato male l’intercettazione della palla con il petto, ha finito per toccare la palla con la spalla sinistra, sebbene già quasi in contatto con l’inizio del braccio. È vero che tenta di togliersi il braccio, di chiuderlo e di unirlo al corpo, ma è una mossa dubbia. Il VAR, con immagini migliori e possibilità di ingrandirle, ha ordinato di proseguire, il che fa pensare che la palla non avesse toccato completamente il braccio. Beneficio del dubbio per non segnare un rigore.
Minuto 58: cartellino giallo palesemente mostrato a Carreras, che finisce per spingere Diomande a gioco già interrotto, commettendo così un comportamento antisportivo.
Minuto 64: il pallone, dopo essere stato calciato, tocca Tomás Araújo e António Silva, ma nessuno dei due giocatori ha toccato il pallone con il braccio o con la mano, motivo per cui il movimento era legale e senza motivo di sanzione.
Minuto 90: Diomande, in area dello Sporting e di lato, tocca Di María, che finisce per cadere senza che ci sia stata un’infrazione. Diomande, con Di María già sbilanciato e caduto, finisce per toccare con la mano sinistra la schiena dell’argentino, ma senza alcuna conseguenza né intensità. Mossa legale e nessun motivo per una sanzione.