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preoccupa lo stato del museo del Louvre

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In una “nota riservata” indirizzata al Ministero della Cultura, il presidente del Louvre, Laurence Des Cars, mette in guardia sullo stato del museo parigino, sottolineando una “moltiplicazione dei danni” e la necessità di grandi opere.

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Lo denuncia questa nota, datata 13 gennaio “la dura realtà dello Stato” edifici del museo più visitato al mondo, “troppo occupato” e molti di chi “stanno raggiungendo un preoccupante livello di obsolescenza”riferisce Le Parisien.

Il documento, in parte riprodotto sul sito del quotidiano, evoca a “moltiplicazione dei danni negli spazi museali che talvolta risultano molto degradati”. “Alcuni non sono più impermeabili mentre altri subiscono notevoli escursioni termiche, mettendo a rischio la conservazione delle opere”viene aggiunto.

Un’altra lamentela: “la prova fisica” a cui sono sottoposti i visitatori del Louvre, privati ​​dello spazio “permetterti di prenderti una pausa”. “L’approvvigionamento alimentare e le strutture sanitarie sono insufficienti, ben al di sotto degli standard internazionali. La segnaletica va completamente ripensata”è dettagliato.

Anche Le Parisien cita il “lacune significative” attribuito a “il disegno” della grande piramide di vetro del Louvre, spazio inaugurato nel 1988, “molto inospitale” IL “giornate calde” e a “trattamento fonico (…) pessimo”.

La nota ne sottolinea ulteriormente la necessità“mettere in discussione” IL “presentazione della Gioconda nella Salle des Estates”il più grande del museo.

Nell’aprile 2024, Laurence Des Cars aveva già annunciato che stava pensando: “in collegamento con il Ministero della Cultura”ad un miglioramento delle condizioni espositive del celebre dipinto di Leonardo da Vinci, che secondo lei meriterebbe una sala a parte.

Tra i suoi progetti rientra anche l’apertura di un secondo ingresso al museo per alleviare la congestione di quello principale, situato sotto la Piramide. Quest’ultimo è stato originariamente progettato per ospitare “da quattro a cinque milioni di visitatori all’anno”secondo il Louvre, le cui presenze si avvicineranno ai 9 milioni nel 2024.

In generale, “questa situazione non può più tollerare lo status quo”sostiene Laurence Des Cars a conclusione della sua nota, ringraziando Rachida Dati “per aver gentilmente richiamato l’attenzione del Capo dello Stato” Emmanuel Macron su questo tema, che intende affrontare, secondo Le Parisien.

Contattati dall’AFP, il Louvre e il Ministero della Cultura non hanno reagito mercoledì sera.

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