Secondo un importante sondaggio realizzato dalla CSA per conto della Piattaforma Automobile (PFA) tra i nostri concittadini, il 91% dei quali possiede almeno un veicolo, il 22% della popolazione francese non passerà all’elettrico, il 16% stanno partendo e Resta da convincere il 62%. ! I francesi, invece, sono ben consapevoli (79%) della decisione dell’UE di fermare la vendita di nuovi modelli termici nel 2035, desiderio mal accolto poiché il 73% dei francesi ritiene che questa decisione non sia realistica.
Un meccanismo di aiuti complesso e poco chiaro
Per quanto riguarda i veicoli elettrici, il 60% pensa che siano una buona soluzione contro il cambiamento climatico, cifra che sale addirittura all’80% tra i possessori di veicoli elettrici). Quando si parla del costo di utilizzo di un’auto elettrica, le opinioni divergono in modo molto netto: il 38% della popolazione ritiene che sia inferiore a quello di un’auto a benzina o dieselcontro il 57% tra i giovani e l’84% tra i possessori di elettricità. Inoltre, la complessità dei meccanismi di aiuto per l’acquisto di nuove auto elettriche e la loro mancanza di chiarezza fanno sì che solo il 27% dei francesi sappia se ne hanno diritto. Sono il 40% tra i possessori di ibridi e il 58% tra i possessori di elettrici (il restante 42% ha dovuto comprarla usata…). D’altro canto, il 28% dei francesi afferma che questi aiuti “certamente non” li incoraggeranno ad acquistare una nuova auto elettrica e il 33% “probabilmente no”, ovvero il 61% della popolazione. Si noti, tuttavia, che il 77% degli intervistati rinuncerebbe senza gli aiuti, in particolare i giovani (88%) e le famiglie a basso reddito (89%).
Quanto agli “scettici”, Julie Gaillot, responsabile dello studio del CSA, precisa che sarà più difficile convincerli. “Classe media, over 50 e rurale, sono molto attaccati alla propria auto e sanno poco di auto elettriche. Vedono gli ZFE come un attacco alla loro libertà individuale e ritengono che la loro auto inquini poco. Non sono convinti della superiorità ecologica dell’auto elettrica e ne vedono solo gli aspetti negativi.. D’altro canto, sono aperti all’ibridazione che non impone loro alcun vincolo.lei descrive. Infine, invitato a commentare questi risultati, Gille le Borgne, consigliere del presidente della Renault ed ex direttore tecnico del gruppo, si è rammaricato che la conoscenza dei francesi sui vantaggi dell’energia elettrica fosse così scarsa. “Non siamo bravi a comunicare. Dobbiamo dirlo a gran voce: il ciclo di vita di un veicolo elettrico emette 3 volte meno CO2 di un veicolo termico e addirittura 4 volte di più in Francia con la nostra energia senza carbonio. E la durata della batteria non rappresenta un problema, questo è stato misurato sulle 450.000 Zoé messe in strada”.sottolinea.
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