Questa volta ci siamo! Ultimo giorno in mare questo lunedì per Charlie Dalin, che dovrebbe tagliare il traguardo martedì mattina molto presto a Les Sables d’Olonne. Secondo nella scorsa edizione, lo skipper di Le Havre si prepara a festeggiare degnamente la sua prima vittoria sull’Everest of the Seas.
Terra, terra!
Quanto deve essere strano, dopo più di due mesi trascorsi nelle acque agitate del globo, ritornare in un ambiente così familiare. Charlie Dalin (Macif Santé Prévoyance) salpa questo lunedì mattina al largo della costa della Bretagna, che ha scelto di seguire per raggiungere Les Sables d’Olonne da nord. Il leader intende quindi non lasciare nulla al caso a poche miglia dall’arrivo, ed evitare una zona senza vento che avrebbe potuto vanificare tutti i suoi sforzi.
Ma ormai non c’è quasi più suspense, Yoann Richomme (Paprec Arkéa) è troppo lontano per portare via il suo primo Vendée Globe, dopo il secondo posto nell’edizione precedente. Dalin è stato discreto alla radio degli organizzatori nelle ultime ore, ma sicuramente per preparare al meglio la sua festa una volta tagliato il limite, a priori tra l’1 e le 3 della prossima notte.
È lottare per essere ai piedi del podio
Dietro il duo di testa, Sébastien Simon (Groupe Dubreuil) prosegue con calma il suo percorso al largo delle Azzorre. Il terzo posto è assicurato, salvo danni ovviamente. I suoi inseguitori, invece, continuano a combattere. Da Sam Goochild (4°, Vulnerabile) a Justine Mettraux (10°, TeamWork Team Snef), è una chiamata per i posti d’onore, mentre la stasi si avvicina.
“Sono stato un po’ più lento rispetto ai primi del gruppo nelle ultime ore, c’era un distacco che ha permesso loro di avere un angolo migliore per avanzare”, ha spiegato lunedì mattina Thomas Ruyant (8°, Vulnerabile). Cercheremo di trovare il passaggio migliore per superare la fase di stasi e spero che ci avvicineremo ai due che sono davanti. Non mi arrendo, sto cercando di trovare le migliori configurazioni per rialzarmi. Tutto è ancora possibile, non perdo la speranza! »
La classifica alle 11.00
1. Charlie Dalin (Macif Santé Prévoyance) a 159 miglia nautiche dall’arrivo
2. Yoann Richomme (Paprec Arkéa) a 178 minuti dalla prima
3. Sébastien Simon (Gruppo Dubreuil) a 924 min
4. Sam Goodchild (vulnerabile) a 2.902 minuti
5. Jérémy Beyou (Charal) a 2.904 minuti
Gli ultimi si stanno avvicinando a Capo Horn
“In un Vendée Globe, sappiamo che possiamo essere ultimi, ma non perdere. È davvero un concetto importante”, ci ha detto qualche giorno fa la lanterna rossa Denis Van Weynbergh (Gruppo D’Ieteren). Una parola piena di saggezza. Il semplice fatto di finire questa corsa intorno al mondo è di per sé una vittoria, e immaginiamo che sia il motore che continua a spingere avanti chi fatica nelle ultime posizioni, a quasi 15.000 km dalla vetta.
Questo lunedì ce ne sono ancora sei che non hanno ancora attraversato Capo Horn. Sarà così nei prossimi due giorni per Oliver Heer (Tut Gut), Antoine Cornic (Human Immobilier) e Jingkun Xu (Singchain Team Haikou). Ci vorrà ancora un po’ di pazienza per Fabrice Amedeo (Nexans Wewise), Manuel Cousin (Coup de Pouce) e quindi Denis Van Weynbergh, che attualmente stanno ancora costeggiando la zona di esclusione antartica, ma possiamo contare su di loro per non arrendersi.
Novità da Marina Foils
Tut tut ingresso tra i primi 50.000! La barca della redazione continua la sua folle salita avvicinandosi all’equatore. La nostra Marina nazionale, ancora 145.000 prima del fine settimana, sta intraprendendo un viaggio scoraggiante lungo l’Atlantico, riuscendo a sfuggire alle insidie dei venti mutevoli. Forza perdenti, facciamoci da parte e lasciamo che lo facciano i professionisti.
Niente trionfalismo però, non è nel nostro stile (sì). Les Sables sono ancora molto lontane, e una bella depressione appare proprio davanti a noi. Dovremo essere tatticamente impeccabili per non rovinare questo miglioramento pazzesco (che però è totalmente nel nostro stile).