I musei parigini si surriscaldano?

I musei parigini si surriscaldano?
I musei parigini si surriscaldano?
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8,7 milioni di ingressi al Louvre, 4,9 per Orsay e l’Orangerie, 3,2 per Pompidou: nel 2024 i maggiori musei parigini saranno pieni. Ma questi dati sono anche sinonimo di sovraffollamento delle infrastrutture.

Il Louvre rimane il museo più visitato al mondo. Foto Éric Broncard/Hans Lucas

Di Francine Guillou

Pubblicato il 7 gennaio 2025 alle 17:12

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lAlla fine i Giochi Olimpici non avranno avuto un grande impatto sulla frequentazione dei principali musei parigini. Al Louvre, le presenze, come quelle del museo d’Orsay, sono rimaste stabili nel 2024 (rispettivamente con 8,7 e 4,9 milioni di visitatori). Ma queste cifre sempre più elevate, segno di un preoccupante sovraffollamento, non sono necessariamente incoraggianti. Il Louvre ha predisposto una capienza giornaliera di 30.000 biglietti per rendere più fluido il viaggio del pubblico, ma i visitatori rimangono concentrati sul percorso segnalato verso l’opera iconica del museo, la Gioconda, al costo di una qualità di visita degradata. Al Louvre il capolavoro si può scoprire a questo prezzo.

Alla guida del museo, Laurence des Cars sa che la gestione dei flussi, costosa in termini di personale e infrastrutture, rappresenta una grande sfida. Locali chiusi, servizi igienici sovrautilizzati, esaurimento del personale di sorveglianza: oltre a queste conseguenze, il sovraffollamento pesa sull’usura dello storico edificio del Palazzo del Louvre. “La nostra ambizione è proteggere […] un incontro ricco di significato e di piacere con le nostre collezioni e con questo monumento senza eguali. Nei prossimi anni continueremo a impegnarci per inventare nuovi percorsi per le opere del Louvre e dei giardini delle Tuileries”, spiega il presidente e il direttore in un comunicato. Uno di questi nuovi percorsi potrebbe essere quello dell’apertura del colonnato di Perrault, a est del palazzo. Questo progetto, desiderato da diversi anni, attende ancora l’arbitrato dell’Eliseo e il sostegno di mecenati molto generosi. L’opera, necessariamente costosa, potrebbe però decongestionare i flussi attualmente troppo grandi per essere sostenuti dal solo ingresso alla piramide.

I pavimenti si consumano…

D’altra parte, a Orsay, i dati del 2024 sono tutti altrettanto buoni, o peggiori, a seconda della prospettiva scelta. Con 794.000 visitatori per “Van Gogh a Auvers-sur-Oise. Negli ultimi mesi il museo ha raggiunto un livello storico di presenze di mostre temporanee. Vale a dire una cifra giornaliera di 7.000 visitatori al giorno, un dato poco incoraggiante, come evidenziato in un articolo sul sito The Conversation, che genera condizioni di visita alterate, dove l’esperienza estetica fa rima con promiscuità forzata. Quanto a Versailles, i cui dati sulle presenze non sono ancora stati diffusi, anche la Corte dei Conti già nel 2023 si preoccupava del sovraffollamento in termini di“usura del patrimonio […], e il comfort generale della visita. Un vasto cantiere attende anche Christophe Leribault, nominato alla guida del castello nel 2024.

Questi musei non potranno fare come le Calanques di Marsiglia che, per combattere il sovraffollamento, non esitano a mettere in atto una strategia di “demarketing” e hanno introdotto misure drastiche dal 2022. Se da un lato gli introiti dei biglietti sono diventati vitali per il modello economico di musei, e con la diminuzione dei finanziamenti statali, milioni di visitatori sembrano essenziali per garantirne il funzionamento. Solo che nel frattempo i pavimenti dei palazzi si consumano, come le rocce delle calette.

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