Perché questo dipinto di Magritte batte tutti i record all’asta

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Venduto per 121 milioni di dollari da Christie’s a New York il 19 novembre, il dipinto L’impero delle luci (1954) di René Magritte diventa in questa occasione l’opera più costosa del pittore surrealista. Questo documento storico ci invita a fermarci su questa tela enigmatica, che ha ispirato in particolare la locandina del film L’esorcista (1973).

Renè Magritte, L’impero delle luci (1954). Olio su tela, 146 x 114 cm © Christie’s Images LTD. 2024.

Un dipinto di Magritte batte i record all’asta

L’immagine è riconoscibile tra migliaia. In una strada immersa nell’oscurità, un uomo sta di spalle, con la valigia in mano, di fronte all’ingresso di una casa da cui emana un fascio di luce che completa quello emesso dal lampione alla sua sinistra. Le parole “L’esorcista” appaiono in viola sopra questa foto in bianco e nero del 1973, scelta come poster di uno dei più grandi film horror della storia. Se milioni di spettatori accorsero allora a scoprire lo spaventoso lungometraggio di William Friedkin, pochi sanno che questo scatto cult, in cui l’esorcista appare davanti alla casa della bambina posseduta dal diavolo, si ispirò proprio a uno dei pittori più famosi del 20° secolo, Renè Magrittee la sua pittura enigmatica L’impero delle luci.

Sotto il martello a Christie’s A New York, lo scorso martedì 19 novembre, è stata venduta una delle versioni di quest’opera dipinta nel 1954 $ 121 milioni (oltre 114,6 milioni di euro). Una somma colossale che segna due record di vendite: uno per l’artista belga, che in questa occasione supera la soglia simbolica dei 100 milioni di dollari, e l’altro per un artista surrealista, nel pieno dell’anno centenario del grande movimento che ha segnato il prima metà del 20° secolo. Bisogna dirlo L’impero delle luci ha già dimostrato il suo successo: nel 2022, una versione più piccola del dipinto, datata 1961, è stata venduta alla casa per 79 milioni di dollari Sotheby’s Londra, superando di gran lunga la sua stima.

L’impero delle luci di Magritte è stato venduto per 121 milioni di dollari il 19 novembre da Christie’s a New York. © Immagini di Christie LTD. 2024.

L’impero delle luciil lavoro che ha ispirato L’esorcista

E L’impero delle luci del 1961 ha acquisito tale valore innanzitutto per il suo soggetto. Una strada residenziale appare frontalmente tra cane e lupo: dove il cielo azzurro, limpido e nuvoloso, annuncia, in alto, una scena catturata in pieno giorno, il buio della strada e degli alberi, di cui si distinguono solo i contorni delle chiome, evocano piuttosto il crepuscolo di un paesaggio dietro il quale il sole è già tramontato.

Sebbene su questa tela non sia visibile alcun essere vivente, la luce arancione che illumina le finestre della casa centrale evoca la presenza dei suoi abitanti, mentre il lampione acceso crea un’atmosfera sorprendente, se non angosciante. Ecco, l’inquietante stranezza a cui ci ha abituato il grande rappresentante del surrealismo pittorico risiede in questa ambiguità temporale e narrativa, che crea un grande mistero.

Locandina del film L’esorcista (1973) William Friedkin.

Una serie che è diventata una vera ossessione per Magritte

Considerato oggi uno dei dipinti più importanti del pittore belga, l’opera è anche il dipinto più ripetuto dall’artista, come confermato dal presidente della Fondazione Magritte Charly Herscovici A Echi nel 2017. Mi piace Claude Monet prima di lui, oAndy Warhol dopo di lui l’artista realizzò L’impero delle luci una serie di oli su tela di cui esistono diciassette versioni: la prima risale al 1948 e l’ultima, incompiuta, al 1967, anno della morte dell’artista. Una sua versione è attualmente esposta in “Surrealismo”, la mostra-evento dedicata al movimento a Centro Pompidou.

Mentre sulla versione di L’impero delle luci messa in vendita da Sotheby’s nel 2022, due finestre a destra del primo piano della casa sono illuminate, sono le due a sinistra che si vedono illuminate su quella del 1954. L’inquadratura più ampia di quest’ultima ci permette anche per rivelare in primo piano un elemento fondamentale: un corso d’acqua lungo il marciapiede, nel quale si riflette la luce del lampione. È proprio in questo particolare dipinto della serie che René Magritte lo raffigura per la prima volta.

I capolavori della collezione Mica Ertegun, da David Hockney a Joan Miró

Record d’asta per l’anno 2024, il dipinto di Magritte venduto da Christie’s proviene dall’imponente collezione del designer, decoratore d’interni e filantropo Mica Ertegunche contiene numerosi capolavori firmati David HockneyPeter Schlesinger o altro Joan Mirò. Morto nel 2023, all’età di 97 anni, l’americano è stato infatti uno dei primi grandi collezionisti di artisti surrealisti, contribuendo a renderli leggendari.

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