Inno al multiculturalismo, la scultura simbolo dei Giochi Olimpici svelata a Parigi

Inno al multiculturalismo, la scultura simbolo dei Giochi Olimpici svelata a Parigi
Inno al multiculturalismo, la scultura simbolo dei Giochi Olimpici svelata a Parigi
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Una donna nera con in mano un ramoscello d’ulivo e una fiamma dorata, seduta al centro di sei sedili provenienti da tutti i continenti: è questa la scultura progettata dall’artista americana Alison Saar per i Giochi Olimpici e le Paralimpiadi di Parigi.

Questa opera d’arte “multiculturale”nelle parole dell’artista californiano, è stata inaugurata domenica pomeriggio 23 giugno 2024 nel giardino Charles-Aznavour, ai piedi degli Champs-Élysées, a Parigi.

Intitolato Soggiornovuole essere come a “spazio aperto a tutti, che promuove il dialogo e permette l’incontro”secondo l’artista.

Una statua impegnata

La statua comprende diversi elementi, tutti realizzati da Alison Saar, 68 anni, nei laboratori di Puy-de-Dôme, nella Francia centrale.

Realizzata in bronzo e roccia vulcanica resistente agli agenti atmosferici e agli inquinanti ambientali, l’opera comprende una grande figura femminile seduta che tiene in una mano rami di ulivo e nell’altra una fiamma dorata nonché sei sedili, disposti in cerchio, provenienti da Ovest Africa, America Centrale, Francia, Cina ed Europa. Uno di questi è anche un’antica sede che simboleggia l’origine dei Giochi Olimpici.

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Poco conosciuta in Francia, Alison Saar è stata scelta per creare la scultura olimpica di Parigi dal Comitato Olimpico e dalla Città di Parigi “per il suo impegno a favore dei valori umanisti e pacifici dell’Olimpismo” E “il suo desiderio di avere una produzione locale per sostenere l’artigianato francese e ridurre l’impronta di carbonio”secondo la cartella stampa.

Chi è Alison Saar?

Per 40 anni il suo lavoro si è concentrato sull’identità femminile nera. Le sue sculture e installazioni, realizzate con materiali naturali e di recupero, incorporano elementi provenienti da diverse tradizioni culturali africane, afroamericane e caraibiche.

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Tra le sue opere più famose c’è una scultura di Harriet Tubman, ex schiava e attivista contro la schiavitù, il primo monumento (2008) in omaggio a una donna nera a New York.

Negli Stati Uniti le sue opere sono state esposte al Metropolitan Museum of Art, al Whitney Museum di New York e al Lacma di Los Angeles. La scultura olimpica per Parigi è il suo primo progetto in uno spazio pubblico fuori dagli Stati Uniti.

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