Cyril Duclot è direttore dell’ufficio turistico di Mende. È anche un appassionato di trail running e pittura.
Appassionato di corsa da molto tempo, Cyril Duclot è passato al trail running per il lato naturalistico e ambientale. La vicinanza alla natura guiderà la sua vita e lì fiorirà. “Preferisco correre sui sentieri, perché è più flessibile che sull’asfalto. E qui, nella Lozère, sono felice. È un vero piacere. Corro una o due volte a settimana, per sfogarmi dopo il lavoro.” Questa passione gli sta a cuore e gli permette di scappare.
Ha anche una seconda, più significativa passione, la pittura. “Mi permette di fuggire e concentrarmi. Questo universo artistico e pittorico è molto vario. Mi piace mettere uno strato di realismo aggiungendo surrealismo.”
L’inconscio
È interessato all’attualità e talvolta queste sono le sue fonti di ispirazione. Anche l’arte africana e la pop art lo guidano, attinge costantemente dall’una o dall’altra, o addirittura da entrambe, il che significa che la sua pittura è diversificata anche se sente di avere dei limiti. “Ho ancora bisogno di aggrapparmi a qualcosa, guidato dall’inconscio. Ma devo padroneggiarlo sul web“, spiega.
Consegna una pittura grafica, segnata da forme e colori. “È un ritorno. Perché circa dieci anni fa sono caduto in un mondo che non c’entrava nulla. Era una pittura più astratta e ora è un registro completamente diverso. Questa sensibilità è rimasta assopita in me per molto tempo.”
Al liceo, Cyril Duclot ha preso una specializzazione in letteratura e arti visive nel suo ultimo anno. Ciò gli ha permesso di aprirsi a questo universo, anche se i suoi studi lo hanno portato su una strada completamente diversa. “A giorni alterni dipingo, e qualche volta durante il fine settimana. È da molto tempo che non guardo la TV la sera..”
Prima mostra
Cyril Duclot ammette di diventare sempre più paziente nel suo modo di dipingere. “Sono in una fase in cui mi prendo il tempo per disegnare e se necessario ci torno.”
Nei due anni trascorsi dal suo ritorno alla pittura, ha prodotto una trentina di dipinti. “Villa Malzac mi ha gentilmente invitato a venire ad esporre, ho accettato, anche se non senza una certa apprensione, perché è la prima volta che i miei quadri escono dal mio garage! Il pubblico potrà vederli al di fuori dei social network. Sto facendo questa mostra senza pretese, sperando di ottenere il feedback delle persone. È un’avventura personale. Spero di ricevere consigli dagli artisti di Villa Malzac e magari scambiare idee con loro.”