8 mostre da non perdere a novembre a Parigi

8 mostre da non perdere a novembre a Parigi
8 mostre da non perdere a novembre a Parigi
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Tarsila do Amaral al Museo del Lussemburgo

Sei stanco di Grigiore parigino ? Va bene, te lo suggeriamo fare un viaggio. Per questo, vai in Brasile e non in un paese qualsiasi, il Il Brasile sognante e colorato di Tarsila do Amaral. Sulle tele il pittore oscilla tra reale e immaginario per presentarci un Paese in piena modernizzazione. Fra gigantismo onirico e geometria astrattaci siamo lasciati trasportare da queste opere che raccontano tanto quanto denunciano. Una retrospettiva senza precedenti in Franciache rende omaggio a un artista ancora talentuoso troppo sottorappresentato.

Tarsila do Amaral. Dipingere il Brasile moderno
Museo del Lussemburgo
19, rue de Vaugirard – 6°
Fino al 2 febbraio 2025
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Nudo come vestito al Museo Delacroix

Chi potrebbe crederci? sulla leggendaria Place Furstemberg c'è un piccolo gioiello nascosto, che era il ultima dimora dell'artista? Al momento, l'istituzione ci porta alla scoperta uno dei soggetti preferiti di Eugene Delacroix, il corpo in movimentoattraverso l'a riflessione sul cammino le cui forme e potenza l'artista raffigura. Qui, viaggiamo attraverso i secoli interessarsi ai dandy, agli sviluppi dell'abbigliamento del XVIII secolo e la passione del pittore per l'Orientein particolare i suoi tessuti e tessuti.

Nudo ma anche vestito. Delacroix e l'abbigliamento
Museo Nazionale Eugène-Delacroix
6, rue de Fürstemberg – 6e
Fino al 3 febbraio 2025
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Dopo l’estate alla Galleria del giorno

È molto semplice, senza Italia, niente Bernard Plossu. Lontano dal suo favolosi scatti della Californiala Galleria del giorno ci invita a scoprire a un altro aspetto del fotografo : il suo amore incondizionato per le isole italiane vicino a Napoli. Ognuno di loro svolge il ruolo di una terra promessa, diventare musa e fonte di ispirazione. Alle pareti sono esposte decine di stampe in bianco e nero, da regalarci paesaggi tanto diversi quanto complementari : spiagge di sabbia nera, vulcani, cactus, mare in tempesta e strade di montagna. UN dichiarazione d'amore che ci fa venir voglia di gridare: Ch’è bella Italia !

Bernard Plossu: Dopo l'estate. L'odissea delle piccole isole italiane
Galleria del giorno agnès b.
Il favoloso.
Piazza Jean-Michel-Basquiat – 13e
Dal 1 novembre al 22 dicembre 2024
ENTRATA LIBERA
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Jackson Pollock al Museo Picasso

Il Museo Picasso ripercorre il primi anni della prolifica carriera di Jackson Pollockun periodo poco presentato al pubblico. L'opportunità di mostrare l'impatto sul suo lavoro arti dei nativi americanima anche Avanguardie europeenon Picasso è una delle figure più importanti. IL dipinti spettacolaripresentato in dialogo con l'opera di alcuni dei suoi contemporanei o delle sue ispirazionievidenzia tutto singolarità e genio artistico di Pollock. Una mostra da sogno, un brin macabre, da cui emergiamo forme e colori testa piena.

Jackson Pollock. Primi anni (1934-1947)
Museo Nazionale Picasso-Parigi
5, rue de Thorigny – 3°
Fino al 19 gennaio 2025
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Olga de Amaral alla Fondazione Cartier

Prima grande retrospettiva dedicato all'artista colombiano in Europaquesta eccezionale mostra ripercorre Tutta la carriera di Olga de Amaral. In tutte le stanze, scopriamo un'opera spettacolarefatto di fili intrecciati, intrecciati, intrecciati, per creare pezzi tridimensionali e monumentali. La Fondazione Cartier elevato allo status di icona immensa un artista rimaneva spesso nell'ombra degli altri. E ci si sente bene. Appeso al soffitto, le creazioni giocano con la luce e con i nostri sensi e ci trasporta nel suo universo cangiante, che mescola tradizione e astrazione.

Olga de Amaral
Fondazione Cartier per l'arte contemporanea
261, boulevard Raspail – 14
Fino al 16 marzo 2025
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Dipingere gli uomini al Museo d'Orsay

Al Museo d'Orsay, approfittiamo l'opera di Gustave Caillebotte attraverso uno dei suoi argomenti preferiti: figure maschili. L'istituzione, che ha risalito all'inizio dell'anno la nascita dell'impressionismoquesta volta attacca uno dei figure emblematiche del movimento. Esaminiamo i dipinti di colui che si è proposto rivoluzionare la storia dell’arte creando nuove rappresentazioni della natura così come la percepiva. In tutte le tele il pittore ci offre una riflessione sulla condizione maschilema anche a delicata tavolozza di paesaggi.

Caillebotte. Dipingere gli uomini
Museo d'Orsay
Esplanade Valéry-Giscard-d’Estaing – 7°
Fino al 19 gennaio 2025
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Zombi al Museo Quai Branly

Per evitare di soffrire a transizione troppo intensa subito dopo Halloween e continua a tremare un po', vai al Museo Jacques Chirac. Ancora una volta, l'istituzione ci invita a viaggiare per condurci sulle orme di il più famoso dei non morti: lo zombie. Ma attenzione, questa volta esci dalla cultura pop stiamo andando dritti verso Haitialla scoperta di un vero mito del mondo oltre. Fra conoscenza e finzionefra mito e realtà, il Musée du quai Branly decostruisce le nostre idee preconcette sfruttare le nostre paure più profonde e farci sognare/incubo.

Zombie. La morte non è una fine?
Museo del Quai Branly – Jacques Chirac
37, quai Jacques-Chirac – 7°
Fino al 16 febbraio 2025
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Danza migrante al Museo d'Arte e Storia dell'Ebraismo

Da Amburgo a Tel Aviv, da Dresda a Parigisulla musica di Béla Bartók, Marc Lavry o Alexander Uriyah Boskovich, Paula Padani svetta, vola e volteggia. Attraverso la sua danza, la coreografa trascende la sua esperienza di lutto e di esilio usando il movimento come forza vitale. Una potenza straordinaria, attraverso la quale il Museo di Arte e Storia dell'Ebraismo ci invita a contemplare più di cento fotografie della ballerinaognuno più leggero, poetico e onirico del precedente. Attraverso confini e stati d'animoscopriamo una figura abbagliante nella danza.

Paolo Padani. Danza migrante: Amburgo, Tel Aviv, Parigi
Museo di arte e storia ebraica
Hotel Saint-Aignan
71, rue du Temple – 3°
Dal 14 novembre 2024 al 16 novembre 2025
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