I mercanti di Saint-Affrique posano e si esibiscono alla Corte delle Arti

I mercanti di Saint-Affrique posano e si esibiscono alla Corte delle Arti
I mercanti di Saint-Affrique posano e si esibiscono alla Corte delle Arti
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La fotografa Nathalie Mahieu espone le sue foto dei mercanti di Saint-Affrique al Tribunale delle Arti.

Sono ottanta i commercianti e gli artigiani che hanno fatto il grande passo e hanno accettato di farsi “disegnare” all’inizio del 2024 dalla fotografa Nathalie Mahieu. Eccoli ora in foto sui muri del Tribunale delle Arti fino al 14 giugno. Sorridere, posare, mettersi in mostra in modo divertente, da soli o in gruppo…

“Sainte-Affricaine da 43 anni, ho sentito, come fotografo, il desiderio di mettere in risalto i commercianti e gli artigiani della mia città, le stesse persone che incontro ogni giorno e che sono gli attori della nostra economia locale” afferma entusiasta la fotografa Nathalie Mahieu.

“Nathalie ci ha messo subito a nostro agio”

Per catturarli nell’intimità delle loro boutique o laboratori, ha scelto il bianco e nero, per lei sinonimo di semplicità. E dove riesce a catturare al meglio espressioni e sguardi. Gli ottanta ritratti appesi ai binari raccontano la storia di vite, luoghi, una città, tutti intimamente intrecciati. Le pareti bianche del Tribunale delle Arti valorizzano queste ottanta fotografie 30 x 45 centimetri, incollate su telai di supporto in PVC.

Un lavoro che ha soddisfatto il fotografo di Sainte-Africaine: “Tutti hanno riposto in me la loro fiducia. Questa è per me la ricompensa più grande. Trovo tutti questi uomini e donne molto belli, alcuni molto concentrati”.. Laurent Maurel dell’omonima gioielleria lavora lì con sua moglie. Lui ricorda : “Nathalie ci ha messo subito a nostro agio. Penso che l’idea sia molto buona. Molte persone non sanno che oltre alle vendite, produciamo gioielli e ripariamo tutto ciò che riguarda orologi, orologi, orologi, orologi…”.

Ottima iniziativa

Tutti hanno rivelato i loro volti durante l’inaugurazione avvenuta il 21 maggio. Le centoventi persone (sì, centoventi) si accalcavano davanti alle fotografie. Scoppiarono delle urla “Ti vedo mamma!”. Mikaële Saldana, del calzolaio L’atelier de Mika, si dice felice: “Questa è un’ottima iniziativa. Aiuta a promuovere il commercio dinamico di Saint-Affrique. Inoltre, Nathalie ci ha fotografato nel laboratorio, un luogo dove il pubblico non entra…”

Riflessione condivisa da Bruno Baldisser della società informatica 2isp. “È carino, un altro modo di vedere i trader”. Know-how Un enorme telone sospeso di 2,10 x 2,50 metri li mostra davanti al loro negozio o officina. Il fotografo specifica “Ho voluto confrontare i ritratti in bianco e nero dei commercianti con le foto a colori che li mostrano davanti alle vetrine dei loro esercizi commerciali”.

In fondo a questo grande pannello, un testo di Nathalie Mahieu sull’importanza di dare un nome a un volto e in particolare a coloro che animano il cuore economico della città, sotto forma di omaggio. Inizia così: “Dietro ogni finestra c’è un artigiano e un know-how, una personalità e un know-how…” L’ultimo giorno tutti i partecipanti portano con sé i propri ritratti. Una grande avventura.

Una traccia della vitalità del commercio

“La fotografia sostiene la memoria, di una vita, di una famiglia, di una città. Queste foto rimarranno traccia della vitalità dei commerci del centro di Saint-Affrique. Mi sono divertito a fotografare i più antichi, L’Ourson, Place de la Liberté, dedicato all’abbigliamento, anche questo negozio di famiglia produceva i propri pezzi, vediamo il tavolo dove venivano tagliati i tessuti. Lo stesso vale per la libreria Bastide, gestita dalla stessa famiglia da quattro generazioni”. confida Nathalie Mahieu. Il fotografo ha deciso di lasciare in eredità le foto di questa mostra alla Maison de la Mémoire.

Il Tribunale delle Arti, 8 boulevard Aristide-Briand. Apertura: dal lunedì al venerdì dalle 14:00 alle 17:30 Due eventi notturni saranno annunciati sui social network.

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