Una quercia distrutta dalla tempesta diventa un’opera d’arte grazie al talento di uno scultore con una motosega

Una quercia distrutta dalla tempesta diventa un’opera d’arte grazie al talento di uno scultore con una motosega
Una quercia distrutta dalla tempesta diventa un’opera d’arte grazie al talento di uno scultore con una motosega
-

l’essenziale
A Labarthe, nel Tarn-et-Garonne, un albero vittima della tempesta del giugno 2023 è rinato grazie al talento dello scultore Jean-Pierre Vigneau.

A Labarthe, in località Boutiès, a casa di Anne e Robin, una coppia a capo di un’impresa di svago denominata “Habitats insolites” poiché propone di pernottare in capanne appollaiate sugli alberi, la tempesta del 20 giugno 2023 aveva rotto un’enorme quercia nel bosco, vicino alla casa.

Sorse la domanda: dovrebbe essere tagliato in legna da ardere? L’incontro con un artista visivo e uno scultore del legno li ha guidati verso la sistemazione decorativa del sito de “La colline de Boutiès” dove lavorano da sei anni ad una mirabile struttura di accoglienza per il pernottamento nei fine settimana.

Lo scultore di motoseghe Jean-Pierre Vigneau è nato a Caussade. Attratto molto presto dalla lavorazione del legno, si dedica poi all’ebanisteria durante la sua formazione iniziale presso l’ebanista Villenouvelle a Montauban. Ben presto la sua creatività si trovò a confrontarsi con i limiti imposti dalla produzione di mobili, ma conservò un profondo rispetto per questo materiale nobile e caldo che è il legno.

Un’arte cruda e potente dove forza e finezza si uniscono.

Segue poi la formazione sulla lavorazione della plastica presso il laboratorio Silhouette & Forme a Montauban e scopre i materiali compositi, che lo portano ai laboratori Art et Volume vicino a Parigi dove crea in particolare, per la fondazione Jean-Dubuffet, le monumentali sculture in resina dell’artista.

Informazioni pratiche

Alcune creazioni dello scultore Jean-Pierre Vigneau possono essere viste sul sito www.vig-art.fr.
Può essere contattato telefonicamente allo 06 80 94 47 41.
Per un benvenuto negli habitat insoliti della collina di Boutiès, a Labarthe e per vedere la prossima scultura di animali e un druido: tel. 05 63 67 83 50.

Il suo percorso artistico lo porta a sperimentare diverse tecniche tra cui l’incisione con la motosega e la pittura su placche di legno che poi stampa su tela. Tuttavia, la scultura in legno mantiene la sua preferenza e questo rimane il suo materiale preferito.

Scolpisce il legno con la motosega e ci regala totem, figure, strumenti musicali e perfino silhouette intrise del calore africano. Un’arte cruda e potente dove forza e finezza si uniscono.

Il suo approccio artistico è quello di dare una seconda vita ad alberi morti o destinati ad essere abbattuti. Si tratta di alberi radicati per comunità o per privati ​​che desiderano preservare il proprio patrimonio vegetale trasformandolo in un’opera d’arte.

-

PREV Perché le foto hanno un tale effetto su di noi?
NEXT Tarascon-sur-Ariège. I membri del club fotografico Objectifs 09 espongono nel centro multimediale