La Seconda Guerra Mondiale da un cavalletto

Critica Nel 1919, in un bosco vicino a Berlino, il pittore Otto Mueller creò, tocco dopo tocco, il dipinto “Due ragazze nude”. Questo nuovo album di Luz ha la particolarità di essere raccontato dal punto di vista dell’opera stessa. ★★★★☆

All’inizio: una pagina bianca. L’argomento del libro non esiste ancora. È il 1919 in una foresta vicino a Berlino. Il pittore Otto Mueller lavora, tocco dopo tocco, per creare il dipinto “Due ragazze nude”, prendendo come modella la moglie Maschka Meyerhofer. L’immagine prende forma, diventando gradualmente un rettangolo regolare – e un pannello di fumetto. Perché questo nuovo album di Luz ha la particolarità di essere raccontato dal punto di vista dell’opera omonima: non vediamo il dipinto in questione, vediamo quello che vede lui. Appeso dapprima nello studio dell’artista, fu acquistato dal collezionista ebreo Ismar Littmann, poi saccheggiato dai nazisti e presentato alla mostra “Arte degenerata” di Monaco nel 1937 e quindi gettato in giro per un secolo.

Fresco di un fumetto sulle devastazioni della mascolinità tossica (“Testosterror”, 2023), Luz cambia registro per ripercorrere l’orrore della Seconda Guerra Mondiale attraverso questo testimone inanimato. La sua meticolosa indagine artistica è un modo per l’uomo che ha lavorato a lungo per “Charlie Hebdo” di mettere in guardia contro qualsiasi forma di censura. La ciliegina sulla torta è che eccelle nello sfruttare appieno le potenzialità offerte dalla ba…