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Il gruppo Bayard rinuncia all'assunzione di Alban du Rostu e alla sua partecipazione all'acquisizione di ESJ Paris

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I dipendenti del gruppo Bayard manifestano davanti alla loro sede a Montrouge, vicino a Parigi, il 26 novembre 2024. BABETH ALOY

La forte crisi che ha scosso per una settimana il gruppo Bayard ha finalmente avuto la meglio su due decisioni prese dal nuovo presidente del consiglio, François Morinière. Di fronte a “Preoccupazioni e incomprensioni” Dopo l'annuncio dell'assunzione di Alban du Rostu come direttore della strategia e dello sviluppo, lunedì 25 novembre, e l'acquisizione di una partecipazione nel rilevamento della scuola di giornalismo ESJ di Parigi, il consiglio di amministrazione ha annunciato, lunedì 2 dicembre, di rinunciarvi “Per amore di pacificazione e unità”.

Attraverso un comunicato stampa, il consiglio di amministrazione – composto da François Morinière e Dominique Greiner, giornalista e religioso dell'ordine assunzionista – spiega di aver preso la decisione di abbandonare il tavolo dell'ESJ di Parigi rivendendo la propria partecipazione. “Questa decisione dovrà essere confermata dal consiglio di sorveglianza”scrive il consiglio. Questi ultimi si riuniranno mercoledì 4 dicembre per approvare questa scelta.

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Sempre in un comunicato, il consiglio di amministrazione della Bayard (che pubblica il quotidiano cattolico La Croceil settimanale Il Pellegrinoil mensile Il nostro tempo e titoli di punta della stampa per bambini: Mela d'api, Astrapi, Okapi, Mi piace leggere…) lo fa sapere “Alban du Rostu, consapevole della situazione creata dalla sua nomina, ha proposto di rinunciare al suo ingresso nel gruppo”. Il consiglio dà il benvenuto “il suo grandissimo senso di responsabilità”patto “di comune accordo a non procedere alla sua assunzione per porre fine alla campagna ingiusta di cui è stato vittima” e rimpiangere “le sue riconosciute competenze negli ambiti dello sviluppo e le sue grandi qualità umane”.

“Vittoria a tutto tondo”

Sulla scia di questo annuncio, l'intersindacato Bayard ha accolto con favore a “vittoria fino in fondo”. I dipendenti hanno visto nell'assunzione del signor du Rostu, ex braccio destro del miliardario cattolico Pierre-Edouard Stérin, il desiderio di orientare la linea del gruppo, finora favorevole al cattolicesimo sociale, in una direzione conservatrice. Il pedigree del signor du Rostu spiegava questa diffidenza. Quest'ultimo ha partecipato al lancio del progetto politico di Stérin, chiamato “Pericle”, volto a condurre una battaglia di idee al servizio dell'identità, dei valori conservatori e liberali. Questa designazione fa già seguito alla decisione, da parte del nuovo presidente di Bayard, di unire le forze in particolare con l'imprenditore di destra Vincent Bolloré nell'acquisto della scuola di giornalismo ESJ Paris, una scuola privata di professione non riconosciuta.

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