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Frédéric Panier, nuovo capo dei padroni valloni: “I prossimi cinque anni devono essere anni di cambiamento per la Regione”

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Ricordo da questi anni di McKinsey, nell’ambito dei progetti che ho gestito, l’importanza della co-creazione, la ricchezza di far lavorare insieme le persone e di vedere il settore pubblico e molte aziende situate in Belgio e Vallonia.”

Come possiamo servire questo desiderio di agire per la nostra Regione? Sarà legge alla ULB, poi un master in economia alla UCLouvain. Prima un dottorato in economia negli Stati Uniti (Stanford). Per la sua tesi, si concentra sull’accesso al mercato del lavoro. Frédéric Panier è entrato in Mc Kinsey dove, per dieci anni, è passato dalla teoria alla pratica. “Avevo intenzione di restare al McKinsey per due anni, ma ne ho spesi dieci. Ho avuto l’opportunità di lavorare su progetti di ripresa e sviluppo economico in Belgio, e più specificamente in Vallonia. Ricordo da questi anni di McKinsey, nell’ambito dei progetti che ho gestito, l’importanza della co-creazione, la ricchezza di far lavorare insieme le persone e Di vcollaborare in modo intelligente con il settore pubblico e molte aziende situate in Belgio e Vallonia. Questo è ciò che mi ha fatto venire voglia di venire all’AKT. Voglio davvero diventare un agente di cambiamento.”spiega Frédéric Panier. E ha aggiunto: “In AKT abbiamo anche l’ambizione di posizionare l’azienda come attore del cambiamento che può lavorare positivamente con tutti gli stakeholder della società, siano essi autorità pubbliche, parti sociali, partner ambientali, al fine di creare insieme soluzioni competitive e sostenibili. Da un mese lavoriamo su cosa si potrà proporre al nuovo governo vallone nell’ambito della riforma della formazione qualificante. Arriviamo con proposte concrete per riconvertire alcune professioni in lavoro-studio, in collaborazione con i settori, e per aggiornare le competenze tecniche dei docenti dei nostri centri di formazione. Vogliamo lavorare fianco a fianco con le parti interessate della scuola.”

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Rivoluzione digitale, questioni ambientali, aumento del tasso di occupazione… La Vallonia si trova ad affrontare contemporaneamente numerose sfide. “La nostra organizzazione deve ovviamente tenere conto delle nuove problematiche che emergono ed essere agente di cambiamento. Questa è una delle cose che mi porta ad AKT. L’AKT non si presenta come una tradizionale forza rivendicativa nell’interesse del mondo imprenditoriale, in senso strettamente finanziario, ma come una forza più globale di proposta e di azione per una Vallonia prospera e sostenibile, lavorando con gli altri attori della società . Prendiamo una posizione forte sui temi della sostenibilità e, in particolare, su quelli legati al desiderio di andare verso un’economia senza emissioni di carbonio. Non mi sarei iscritto all’AKT per la Vallonia se fossimo stati la lobby imprenditoriale di papà.”aggiunge il nuovo capo dell’AKT.

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I prossimi 5 anni devono essere anni di cambiamento affinché la Vallonia possa attuare importanti riforme per contribuire alla prosperità duratura della nostra regione.”

L’arrivo di Frédéric Panier coincide anche con la costituzione di una nuova maggioranza MR-Engaged che ha tutta l’intenzione di spostare le linee nel sud del paese. “I prossimi cinque anni devono essere anni di cambiamento per la Vallonia, per attuare importanti riforme e contribuire alla prosperità duratura della nostra regione. Troviamo nella Dichiarazione di politica regionale cose che ci sembrano rilevanti per la ripresa socioeconomica e ambientale della Vallonia, che si tratti di un maggiore sostegno alle persone in cerca di lavoro, di una migliore formazione, di una semplificazione amministrativa o anche della questione dell’efficienza pubblica. Sono punti sui quali ci aspettiamo profondi cambiamenti nel corso della prossima legislatura.”precisa, rientra nel perseguimento di un “logica di collaborazione con tutte le parti sociali”.

Una Vallonia che dovrà anche fare i conti con un contesto internazionale turbolento, in particolare con l’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca. E lo spettro di una guerra commerciale con l’Europa. “È un rischio ma anche un’opportunità per l’Europa e la Vallonia in particolare. Non potremo mai dire con certezza al 100% se Trump metterà in atto le politiche protezionistiche annunciate. Ma se così fosse, non sarebbe un bene, sapendo che l’America è uno dei primi partner dell’Europa e del Belgio. A livello europeo dobbiamo evitare di entrare in una guerra commerciale del tutto sfrenata con gli Stati Uniti.”spiega Frédéric Panier. Chi invita l’Europa a prepararsi:”Questa è l’occasione per l’Europa di prendere in mano la situazione: dobbiamo accelerare i tempi a livello europeo, attuare le proposte di Mario Draghi ed Enrico Letta per completare il mercato europeo, rivedere la politica industriale e dell’innovazione in Europa”. E a livello belga? “È tempo di concludere i negoziati governativi a livello federale. Non possiamo più permetterci di aspettare. Il Belgio ha bisogno di un governo che apporti i cambiamenti di cui il paese ha bisogno. E, infine, a livello della Vallonia, dobbiamo agire per attuare le riforme annunciate e ripensare urgentemente la nostra strategia di politica industriale”.

Oltre ai suoi compiti alla guida dell’AKT, Frédéric Panier, appassionato lettore, dedica molto tempo anche al suo giovane figlio. E ha un debole per la cucina, il “barbecue texano”, passione nata durante il periodo a Stanford.

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