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Accordo in vista sull’assicurazione contro la disoccupazione e sull’occupazione degli anziani

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Yvan Ricordeau, vice segretario generale della CFDT e Marylise Leon, segretaria generale della CFDT, all’hotel Matignon, a Parigi, il 24 settembre 2024. TOMMASO SAMSON/AFP

C’è ancora una forma di vita nell’ambito del paritarismo. Invitati dal governo a discutere sull’assicurazione contro la disoccupazione e sull’occupazione degli anziani, i sindacati e i datori di lavoro hanno raggiunto due progetti di accordi su questi temi giovedì 14 novembre, al termine di una lunga giornata di colloqui. Ne hanno scritto addirittura un terzo – di propria iniziativa – dedicato a“evoluzione del dialogo sociale”. Le parti coinvolte consulteranno ora le proprie autorità per decidere se approvare questi testi; la loro posizione verrà decisa nei prossimi giorni.

Sembra certo che Medef e l’Unione delle imprese locali (U2P) sigleranno i tre documenti. La CFDT e la CFTC danno la sensazione di andare nella stessa direzione. Force Ouvrière (FO), dirà o sì a tutto, oppure no a tutto, dopo aver apprezzato il” bilancia “ i compromessi complessivi sono stati raggiunti. Per quanto riguarda le altre organizzazioni, dovrebbero sottoscrivere solo uno o due accordi. Se il numero dei firmatari sarà sufficiente, le misure elaborate potranno poi essere applicate, sapendo che molte di esse necessitano di una legge o di decreti.

Nel caso in cui prevalga lo spirito di concordia, gli attori sociali avranno dimostrato di saper ancora svolgere un lavoro utile e che il fallimento, in aprile, del loro negoziato su un accordo “nuovo patto per la vita al lavoro” è stato, forse, solo un incidente, ormai dimenticato. L’esecutivo non ha aspettato che i protagonisti prendessero una decisione ufficiale. Giovedì mattina ha accolto con favore la fine dei lavori svolti dai rappresentanti degli imprenditori e dei dipendenti. “Ciò dimostra che il metodo, che è quello del Primo Ministro, di lasciare spazio al dialogo sociale, sta dando i suoi frutti”ha dichiarato Maud Bregeon, portavoce del governo, a Franceinfo.

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La prima pietra posta al termine dei negoziati, aperti il ​​22 ottobre, riguarda l’assicurazione contro la disoccupazione. Sono previste nuove disposizioni, attraverso a “approvazione” all’accordo concluso nel novembre 2023. Il testo, approvato all’epoca dai datori di lavoro e da tre sindacati (CFDT, CFTC, FO), non aveva ricevuto il via libera dal governo di Gabriel Attal, in primavera, ma era riuscito che fungerà da base per i colloqui del prossimo autunno, con l’imprimatur del primo ministro Michel Barnier.

Oltre le aspettative

Il protocollo stilato giovedì sera deve sfociare in una novità «convenzione» che disciplina le condizioni di compensazione per le persone in cerca di lavoro per quattro anni, dal 1È Gennaio 2025. Dovrebbe portare a una riduzione della spesa di quasi 2,48 miliardi di euro nel periodo 2025-2028, per poi portare, a velocità di crociera, a 1,7 miliardi ogni anno. Il che va oltre le aspettative espresse da Astrid Panosyan-Bouvet: il ministro del Lavoro aveva chiesto ai negoziatori di trovare misure per “generare 400 milioni di euro di risparmi aggiuntivi all’anno”.

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