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Una “situazione preoccupante”: rallentamento della produzione e minacce di chiusura degli stabilimenti della Michelin Francia

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Attività parziale o ridotta su diversi siti: Michelin attraversa una forte turbolenza in Francia. Fino a ulteriori chiusure di fabbriche? I rappresentanti della direzione e del personale si incontreranno questo mercoledì, 9 ottobre, a Clermont-Ferrand.

“Disastro sociale previsto”: queste le parole del sindacato Sud Michelin per descrivere, sul suo sito, l’immediato futuro del produttore in Francia. E mentre il gruppo ha parlato molto in primavera sullo “stipendio dignitoso”, la CFE-CGC dal canto suo ricorda che “la priorità è avere un lavoro”.

La fabbrica di Gravanches ha chiuso i battenti alla fine di ottobre

Quanto alla CGT, la sezione del sito di Gravanches, a Clermont-Ferrand, critica le misure di congedo adottate nel quadro della chiusura forzata della fabbrica prevista per l’ultima settimana di ottobre (prima di un’altra settimana di chiusura a fine anno ). Questo sito, specializzato nella produzione di pneumatici di altissima gamma, soffre come altri della crisi del settore automobilistico, anche altre specialità ne sono colpite, come dimostrano le misure di parziale attività adottate di recente nel sito di Blavozy, vicino Le Puy, dove vengono prodotti gli pneumatici per l’ingegneria civile.

Il calo di attività colpisce innanzitutto i siti di Cholet, Vannes e Joué-lès-Tours, per i quali i sindacati dell’azienda hanno lanciato un’allerta economica a giugno. Le conclusioni dell’esperto richiesto saranno presentate questo mercoledì, a Clermont-Ferrand, nel corso del consiglio economico e sociale centrale, che riunisce i rappresentanti della direzione e del personale.

“Situazione preoccupante”

Non mancheranno di esprimere le serie preoccupazioni dei Bavaglini di Francia, ovunque si trovino, anche se i disordini sembrano concentrarsi per il momento sull’Occidente, come ha ammesso senza giri di parole il presidente del gruppo, il 18 settembre, durante il suo udienza davanti all’Assemblea nazionale. “Sì, la situazione in questi siti è preoccupante perché si trovano in settori in difficoltà”, ha dichiarato Florent Menegaux, prima di coprire il paese.

La situazione in Francia è preoccupante […]. La conseguenza è che questo potrebbe portarci a ristrutturarci perché non siamo più competitivi.

Alla fine del 2023, queste ristrutturazioni hanno preso la forma di annunci di chiusura di siti, entro il 2025, in Germania e negli Stati Uniti, che hanno rappresentato quasi 3.000 tagli di posti di lavoro.

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In Francia, l’ultima fabbrica a chiudere è stata quella di La Roche-sur-Yon (pneumatici pesanti, 619 dipendenti), nel 2020. Michelin impiega ancora quasi 17.000 persone in Francia, di cui circa 10.000 nei siti dell’azienda a Clermont agglomerazione.

Patrizio Campo

Un centro di innovazione in rapida evoluzione nel cuore di Clermont-Ferrand

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