La divisione Wines and Spirits di LVMH annuncia l’acquisizione di una quota di minoranza nella casa fondata da Rodolphe e Maggie Frèrejean Taittinger e Constance Jablonski. Una scommessa su una modalità di consumo in crescita.
Il 2024 è senza dubbio l’anno del free alcolico. Al salone Wineparis, all’inizio dell’anno, tutti sono rimasti sorpresi nello scoprire il nugolo di espositori – start-up, viticoltori d’avanguardia, ecc. – venuti a mettere in risalto le loro “No-Low”, bevande con o senza alcol . La tendenza ha preso piede. Sempre più persone, soprattutto i giovani delle generazioni Y e Z, sembrano inserirsi in una logica di alternanza ed esplorazione. E ordina prodotti alcolici o analcolici a seconda dell’ora e dell’umore. Questo atteggiamento meriterebbe un neologismo nell’anglicismo: si parla nello spirito dei tempi di “flexidrinking”.
Verso un pubblico che cerca di ridurre il consumo di alcol
In questo contesto stanno emergendo alcuni marchi come French Bloom, creato nel 2019 da Rodolphe Frerejean-Taittinger, sua moglie Maggie Frerejean-Taittinger e la top model Constance Jablonski. “Ci rivolgiamo a un pubblico diversificato, in particolare persone di età compresa tra 21 e 45 anni, che desiderano ridurre il consumo di alcol senza dover sacrificare la propria vita sociale”. sottolinea Maggie Frerejean-Taittinger. Quest’anno il marchio afferma di aver venduto 500.000 bottiglie. I prezzi sono alti: il vintage di fascia alta viene venduto a 109 euro. French Bloom gioca contemporaneamente la carta del lusso, della moda – incarnata da Constance Jablonski – e quella della regione mettendo in risalto le terre di Limoux, nell’Aude, acquisite dall’azienda e dedicate alla produzione del marchio. Un grande gap riuscito, riassunto da attente campagne di comunicazione, tra cui una clip girata nel sud della Francia che prende in prestito i codici del glamour in uno scenario di natura selvaggia. Intelligente.
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Da parte sua, investendo in French Bloom con una quota di minoranza (31,6%), Moët Hennessy traccia il solco dell’innovazione, recentemente illustrato con l’uscita di SirDavis, il whisky di Beyoncé, e dimostra la sua capacità di lanciare prodotti destinati a nuovi pubblici. “Questa collaborazione fa parte delle principali iniziative strategiche di Moët Hennessy e dimostra il nostro impegno nell’offrire eccezionali alternative analcoliche ai consumatori. Siamo convinti che il nostro know-how nel settore vini e liquori, combinato con lo spirito visionario e innovativo di French Bloom, contribuirà a plasmare il futuro di questa categoria. conclude Philippe Schaus, CEO di Moët Hennessy. Non resta che fare del French Bloom la bevanda ufficiale di “October Sober”, “Dry January” e di altri lunghi periodi di astinenza seguiti da sempre più persone.
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