Un nuovo focolaio di influenza aviaria rilevato in Bretagna

Un nuovo focolaio di influenza aviaria rilevato in Bretagna
Un nuovo focolaio di influenza aviaria rilevato in Bretagna
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Un nuovo focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) è stato confermato dalla prefettura di Morbihan, sabato 2 novembre 2024. Dieci giorni dopo quello rilevato in un allevamento di 27.500 galline ovaiole a Moréac, è un allevamento di pollame di 'Evellys ad essere colpito . “Lo spopolamento è in corso. È in corso un'indagine epidemiologica per determinare la probabile origine della contaminazione. precisa la prefettura tramite un comunicato.

Diciannove comuni sotto sorveglianza

Di conseguenza, per prevenire l'introduzione del virus nelle aziende agricole, il prefetto ha deciso di estendere la zona di protezione regolamentata, in un raggio di 3 km attorno agli stabilimenti contaminati, che ora riguarda Moréac, Evellys, Pluméliau-Bieuzy e Réguiny . Una zona di sorveglianza, in un raggio di 10 km, prende di mira anche i comuni di Bignan, Buléon, Crédin, Kerfourn, Lantillac, Locminé, Moustoir-Ac, Guénin, La Chapelle-Neuve, Noyal-Pontivy, Pleugriffet, Plumelin, Radenac, Saint -Allouestre e Saint-Thuriau.

Per limitare la trasmissione del virus tra animali, la prefettura ricorda alcuni gesti di barriera, per evitare qualsiasi contatto con uccelli selvatici, comprese piume ed escrementi. Il ritrovamento di cadaveri o uccelli malati deve essere segnalato al municipio del luogo del ritrovamento e alla rete Sagir allo 02 97 47 02 83.

Per gli operatori o i privati, se si constata una mortalità anomala, il titolare è invitato a contattare un veterinario o la direzione dipartimentale della protezione della popolazione ([email protected]).

Da agosto in Bretagna sono stati segnalati numerosi altri casi di influenza aviaria. È iniziato a Combourg (Ille-et-Vilaine), poi a Camoël, prima di raggiungere il Finistère, a Hanvec, e altre due fattorie a Taulé. A Noyal-Muzillac, alla fine di ottobre sono stati infettati anche due allevamenti di anatre, provocando l'uccisione di 37.500 animali.

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