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Il mercato azionario svizzero apre in ribasso prima di una settimana impegnativa

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La Borsa svizzera ha iniziato la seduta di lunedì con un leggero calo, preludio ad una settimana ricca di dati macroeconomici su entrambe le sponde dell’Atlantico. Gli investitori stanno inoltre osservando attentamente gli sviluppi in Medio Oriente, dove Israele ha ampliato i suoi attacchi militari in Libano e Yemen.

Pechino ha annunciato venerdì la riduzione del coefficiente di riserva obbligatoria (RRR) delle banche, che dovrebbe consentire di immettere circa 127 miliardi di euro di liquidità nei mercati finanziari, consentendo così alle banche di concedere maggiori prestiti alle imprese per sostenere l’economia reale.

La Cina ha inoltre annunciato un taglio dall’1,7% all’1,5% del tasso pronti contro termine inverso a sette giorni, un tasso di interesse a breve termine pagato dalla banca centrale sui prestiti concessi da istituti di credito commerciali. Questi annunci hanno fatto balzare i mercati azionari cinesi. “I recenti massicci annunci di stimoli in Cina non daranno frutti immediati; ci vorranno diversi mesi per vederne gli effetti diretti sull’economia del paese», avverte tuttavia in un commento John Plassard della Mirabaud Banque.

In Medio Oriente, l’esercito israeliano ha effettuato domenica decine di nuovi raid contro Hezbollah in Libano, due giorni dopo aver ucciso il suo leader Hassan Nasrallah insieme, secondo quanto riferito, a 20 membri del movimento libanese filo-iraniano. Mantenendo la pressione militare contro Hezbollah, che ha inferto un colpo devastante, Israele ha continuato i suoi raid, attaccando “dozzine di obiettivi terroristici”: siti di lancio di razzi, installazioni militari e depositi di armi.

Stelle a mezz’asta

Questa settimana sono attesi diversi importanti incontri macroeconomici, in particolare martedì l’inflazione a settembre nella zona euro. Mercoledì seguirà negli Stati Uniti l’indice ISM manifatturiero e la creazione di posti di lavoro nel settore privato per lo stesso mese e giovedì il tasso di inflazione in Svizzera per il mese di settembre. Venerdì gli investitori analizzeranno i dati sull’occupazione oltre Atlantico, seguiti da vicino dalla Federal Reserve americana (Fed).

Alla Borsa svizzera intorno alle 9:06 l’indice di punta SMI ha aperto in ribasso dello 0,34% a 12.192,20 punti, dopo aver chiuso venerdì in rialzo dello 0,2%. Lo SLI è sceso dello 0,37% a 1.996,19 punti e lo SPI è sceso dello 0,40% a 16.258,10 punti.

La maggior parte dei titoli azionari di punta hanno iniziato la seduta in ribasso, in un calendario aziendale quasi vuoto.

In fondo alla classifica si trovano SGS (-1,6%), Sika (-1,1%) e Geberit (-0,7%). Il titolo del colosso del controllo e della certificazione è apparso penalizzato da un abbassamento del prezzo obiettivo da parte di Goldman Sachs. Il gruppo chimico specializzato non ha beneficiato dell’aumento del prezzo obiettivo da parte della stessa banca, così come il produttore di prodotti sanitari per il quale Morgan Stanley ha aumentato le sue proiezioni azionarie.

Molto ricercati sono stati invece Swatch Group (+1,0%), Logitech (+1,0%) e Sonova (+0,7%).

Gli investitori sono apparsi rassicurati dalle misure di ripresa in Cina che dovrebbero sostenere il settore del lusso e dell’orologeria. Richemont (+0,3%), invece, procede più lentamente.

Anche le notizie sull’indice SPI più ampio sono state scarse. Addex (+1,7%) ha confermato i dati provvisori articolati due settimane fa per il secondo trimestre e la prima metà del 2024. (AWP)

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